Sit-in davanti al San Giovanni Bosco
le trans protestano contro omofobia

Sit-in davanti al San Giovanni Bosco le trans protestano contro omofobia
di Melina Chiapparino
Giovedì 4 Agosto 2016, 22:04 - Ultimo agg. 22:16
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«Il diritto alla salute è un valore inalienabile e deve essere garantito al di là di qualsiasi identità di genere». Queste le parole delle manifestanti dell'Associazione Trans Napoli che stamane hanno partecipato al sit-in davanti all'ingresso dell'ospedale San Giovanni Bosco. «La protesta è nata perchè Nunzia Lo Preiato, una trans ormai donna a tutti gli effetti nostra associata, ha rifiutato il ricovero dopo un'ischemia cardiaca a causa degli atteggiamenti transfobici di due infermieri e di alcuni pazienti» ha affermato Loredana Rossi, vice presidente dell'associazione che insieme a Daniela Lourdes Falanga e Antonello Sannino dell'Arcigay Napoli hanno sottolineato la necessità «di attivare corsi di formazione per l'interazione con trans, lesbiche e omosessuali rivolti al personale paramedico e sanitario».

«Quel che ha denunciato Nunzia nei giorni scorsi non può restare senza conseguenze, serve un’indagine interna seria e approfondita per verificare che quando detto dalla signora sia vero e punire, severamente, i responsabili» ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha partecipato alla manifestazione ed è stato ricevuto insieme alle componenti dell'associazione dal direttore sanitario del presidio, Vito Rago. «Escludo assolutamente che qualche lavoratore del personale di questo ospedale possa aver avuto atteggiamenti transfobici - ha chiarito Rago - ma di certo non possiamo garantire o essere responsabili dell'atteggiamento dei pazienti».

In attesa della possibilità che domattina la direzione generale dell'Asl Napoli 1 possa ufficialmente prendere posizione su quanto è stato denunciato da Nunzia e dall'Associazione Trans Napoli, il sindacato aziendale Cgil ha difeso ufficialmente i lavoratori emanando una nota stampa. «La Cgil presidiale e aziendale esprime la piena e incondizionata solidarietà e vicinanza verso i colleghi tutti che in questi giorni sono stati oggetto di un vergognoso e pretestuoso attacco mediatico accusandoli di omofobia e atteggiamenti non professionali» si legge nel documento diffuso a ridosso del sit-in. Nel frattempo Nunzia, trasportata d'urgenza al Loreto Mare per l'aggravarsi delle sue condizioni è stata sottoposta a coronografia ed è ora stabile ed in ripresa, le sue condizioni cliniche sono buone e nei prossimi giorni potrebbe essere dimessa. 

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