Nelle prime ore di questa mattina, i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Giugliano in Campania e della stazione di Frattamaggiore hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, a carico di sette persone in ordine ai reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine e comuni da sparo e ricettazione, tutti aggravati dalle modalità mafiose.
Dalle indagini, condotte anche con l'ausilio di attività tecniche ed iniziate nel gennaio di quest'anno dopo allarmanti episodi criminali che hanno recentemente interessato i comuni di Frattamaggiore, Frattaminore ed Arzano, è emerso un gruppo criminale, organizzato e strutturato, che controlla le attività illecite nel comune di Frattaminore, soprattutto nel mercato della cessione delle sostanze stupefacenti con la gestione di una fiorente piazza di spaccio.
Il sodalizio, come ricostruiscono i carabinieri, ha dimostrato di avere disponibilità di armi di vario genere, alcune delle quali rinvenute e poste sotto sequestro nel corso delle indagini, pronte per essere utilizzate nell'ambito dell'attuale contrapposizione tra le diverse compagini delinquenziali interessate ad imporre ciascuna la propria egemonia sull'area a nord di Napoli.
Nel corso delle operazioni sono state rinvenute in via Iannucci armi, munizioni e una bomba, nascoste. A scoprire l’arsenale i carabinieri della stazione di Frattamaggiore. Erano in una busta, in un terreno dove erano depositati serbatoi per il gas.
«Bene abbiamo fatto ad accendere i riflettori e a reagire come società civile alle azioni di morte, alle minacce, alle intimidazioni della camorra. Sappiamo bene che i clan dell'area Nord di Napoli sono ancora attivi dopo gli arresti di queste ore. Per questo motivo siamo certi che la magistratura proseguirà nelle sue indagini e gli investigatori continueranno a garantire la loro presenza quotidiana sui territori dove sta imperversando questa guerra di camorra. Sappiamo anche della necessità di una risposta più complessiva dello Stato. Dobbiamo battere l'indifferenza e dare risposte ai giovani che non studiano, non si formano e non lavorano e che, spesso, trovano nelle organizzazioni criminali il loro punto di riferimento. Abbiamo bisogno di più maestri e meno armi» afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.
Ecco i nomi delle persone fermate:
1. Landolfo Pasquale, alias “Scagnato”, nato ad Aversa il 25.11.1982
2. Cipolletti Francesca, alias “a zia”, nata a napoli il 10.06.1978
3. Esposito Assunta, detta “Assuntina”, nata a caserta il 23.10.1982
4. Martino Antonio, nato a Caserta il 02.03.1981
5. Sangiuolo Pasquale, nato ad Aversa (ce) il 15.01.1991
6. Capuano Luigi, nato a Frattaminore il 12.05.1971
7. Landolfo Carmela, nata a napoli il 05.08.2001