Choc nel Napoletano, stuprata a 15 anni: preso lo spacciatore, era con la fidanzata

Choc nel Napoletano, stuprata a 15 anni: preso lo spacciatore, era con la fidanzata
di Dario Sautto
Lunedì 30 Aprile 2018, 07:15 - Ultimo agg. 11:38
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BOSCOREALE - «Io non volevo, ho provato a divincolarmi, ma lui mi stringeva forte. E non si fermava. È stato terribile». Poche parole che descrivono l'orrore di una violenza sessuale subita da una ragazzina di appena 15 anni. Frasi che hanno spinto il papà a sporgere denuncia contro chi, appena 18enne, ha approfittato del buio della sera, della solitudine di via Passanti, di un locale alle spalle di un parco nei pressi delle palazzine del Piano Napoli di Boscoreale e dell'innocenza di sua figlia. Ma l'episodio si arricchisce di altri dettagli: il presunto stupratore è fidanzato e, irreperibile per alcune ore, ieri è stato trovato proprio a casa della sua ragazza e poi arrestato, ma con un altra accusa: spaccio di droga.

Denunciato a piede libero, il 18enne è formalmente indagato per violenza sessuale su minorenne. Nel frattempo, però, il giovane è stato arrestato dai carabinieri per spaccio di stupefacenti. Andati a casa sua per una perquisizione, gli uomini della stazione di Boscoreale, guidati dal maresciallo Massimo Serra, non l'hanno trovato. Era a casa della fidanzata, coetanea, che vive sempre in quelle palazzine e lo nascondeva in bagno. Tra la sua stanza e due garage sotto casa, i carabinieri hanno trovato oltre 130 grammi di marijuana, già suddivisi in dosi da 1 e 5 grammi.

Il 18enne era stato arrestato due volte negli ultimi mesi: prima per droga, poi per resistenza a pubblico ufficiale, prima di tornare sempre libero, nonostante i precedenti da minorenne. Adesso, invece, è agli arresti domiciliari e questa mattina comparirà davanti al tribunale di Torre Annunziata per la direttissima per spaccio di marijuana.
 
Nel frattempo, proseguono le indagini sullo stupro. La ragazzina, che ha denunciato la violenza attraverso le parole del padre 50enne, sarà affidata alle cure di uno psicologo. Ma il suo racconto è ora al vaglio degli investigatori, seppure sia molto semplice e schematico. Mentre la ragazzina rientrava a casa, il 18enne l'avrebbe attirata per parlare, per discutere di qualcosa. Uno stratagemma, questo, per portarla in quel luogo appartato, poco distante dalle palazzine dove vivono i due, lontano da occhi indiscreti. Lì si sarebbe consumata la violenza sessuale, con la ragazzina stuprata mentre tentava di fuggire. Dall'episodio alla corsa in ospedale, al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare, passa una lunga notte. E anche una mezza giornata successiva. La ragazzina, poi, si presenta al pronto soccorso il pomeriggio successivo, accompagnata dal papà. I medici riscontrano che il rapporto sessuale c'è stato, i segni e i rilievi con il tampone non lasciano dubbi. A quel punto, consigliano una denuncia, che il genitore della vittima presenta poche ore dopo ai carabinieri della stazione di Boscoreale.

Il racconto è chiaro e semplice: il tranello, la violenza, la fuga. Se ci siano complici, se ci possa essere stata una sorta di copertura, se ci siano stati testimoni per i momenti che hanno preceduto e seguito l'episodio, tutto questo resta in fase di accertamento. Le indagini restano avvolto dal segreto istruttorio, anche se nel frattempo i carabinieri hanno sequestrato i vestiti indossati dalla ragazzina la sera di giovedì, quando si sarebbe verificata la violenza sessuale. Potrebbero contenere tracce biologiche importanti per capire se l'aggressione sia stata consumata proprio dallo spacciatore 18enne. I rilievi scientifici permetteranno in alcuni giorni di ritrovare le tracce di dna per incastrare il giovane violento. Le eventuali incongruenze tra il racconto della ragazzina e quanto emergerà dalle indagini saranno esaminate dettaglio per dettaglio, per capire quanto ci sia di vero.

La Procura di Torre Annunziata, nel frattempo, ha già aperto un fascicolo d'inchiesta per violenza sessuale su minore, iscrivendo nel registro degli indagati a piede libero il 18enne indicato nella denuncia. Su di lui si concentrano, ovviamente, i sospetti. E a pesare tanto ci sono anche i suoi precedenti penali.
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