Napoli, precipita dalla finestra dell'ottavo piano a 15 anni. Il papà: è stato un malore

Napoli, precipita dalla finestra dell'ottavo piano a 15 anni. Il papà: è stato un malore
di Melina Chiapparino
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 12:31 - Ultimo agg. 13:13
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Per la 15enne precipitata ieri dall'ottavo piano sembrava una mattina come tante altre se non fosse stato per quella sensazione di malessere che l'ha spinta a prendere un poco di aria. La ragazzina è uscita dalla sua stanza per raggiungere il balcone dell'appartamento che affaccia su via Pigna, al Vomero, e dopo pochi istanti il suo corpo è precipitato per più di 20 metri. Nessuno ha sentito grida che potessero far presagire il tonfo dell'adolescente contro le scale che costeggiano la palazzina del parco residenziale. I primi a dare l'allarme sono stati i custodi dello stabile. Quando i portieri hanno citofonato a casa, l'impressione è stata che la madre non si fosse accorta di nulla e da quel momento è cominciato il dramma mentre l'adolescente era riversa in una pozza di sangue.

La ragazza lotta ora tra la vita e la morte, ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione del Cardarelli dove i medici l'hanno intubata e sottoposta al coma farmacologico.

Cosa sia accaduto, è ancora un mistero.

«Ha un carattere chiuso e introverso» hanno raccontato alcuni parenti della ragazzina che hanno riferito della possibilità che «il malore accusato ieri, quando ha detto che le serviva un po' d'aria, sia stato dovuto a un momento di sconforto forse anche per un brutto voto a scuola». La cosa certa è che la 15enne «non si sentiva bene» come hanno spiegato alcuni amici di famiglia, ipotizzando che «un mancamento possa averle fatto perdere l'equilibrio, provocandone la caduta». Per il momento, gli investigatori non escludono alcuna pista, compresa la possibilità di catene social che istigano i giovani al suicidio ma la spiegazione del padre è molto lontana da simili ipotesi. «Mia figlia si è sentita male ed è scivolata - spiega Gaspare M. - non c'entra la scuola o i voti, è stato un incidente».

I primi a soccorrere la ragazzina, sono stati il medico, l'infermiere e l'autista dell'ambulanza della postazione Crispi intervenuta sul posto alle ore 10.59. Nonostante, l'altezza notevole da cui è precipitata la giovane che, dai primi accertamenti, sembra essere caduta di testa, l'equipe del 118 ha riscontrato fin dall'inizio una certa reattività dell'adolescente che non ha mai perso conoscenza. L'intervento di stabilizzazione delle sue condizioni cliniche con il posizionamento della barella spinale e di altri presidi medici, è stato eseguito in sei minuti dopo i quali la ragazzina è stata trasportata in ospedale. La giovane, ha riportato «la frattura dell'atlante epistrofeo, ovvero la parte cervicale sotto il collo, la frattura del bacino e della clavicola, un ginocchio gravemente compromesso ma si è mantenuta sempre sveglia», fa sapere Giuseppe Galano, direttore della centrale operativa del 118 che descrive i tempi record dell'intervento. «L'ambulanza è arrivata al pronto soccorso del Cardarelli alle 11.19 dopo che l'equipe ha svolto un'operazione delicata di alta qualità professionale», conclude Galano. 

Sangue e calcinacci, sono stati trovati vicino al corpo della ragazza, precipitata dal punto in cui il balcone fa angolo. Una delle prime domande che si sono fatti i poliziotti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, intervenuti sul posto ieri mattina, è stato chiedersi se durante la caduta di oltre 20 metri, il corpo potesse aver sfiorato qualcosa che ne attutisse l'impatto. Molto probabilmente, infatti, la giovane potrebbe aver colpito alcune tegole spioventi del tetto di un edificio basso vicino al palazzo, la cui rottura ha fatto cadere i calcinacci. Nelle indagini per chiarire se la caduta possa essere di natura accidentale o, al contrario, se possa dipendere da un gesto volontario saranno fondamentali gli esiti dei rilievi eseguiti dalla polizia scientifica che ieri ha setacciato l'appartamento e la camera della ragazzina mentre, il suo cellulare, ritrovato in casa, ed il computer, saranno a disposizione degli inquirenti.

Un altro elemento emerso dalle prime testimonianze raccolte tra i familiari e i genitori, è che la 15enne non soffriva di alcuna patologia oltre a non aver mai preso farmaci. Non ha trovato fondamento una ipotesi circolata secondo cui la ragazza era sul balcone per un selfie: il cellulare è stato infatti trovato all'interno dell'appartamento.

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