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«Prima dell'emergenza covid-19, eravamo fermi con i cittadini e le istituzioni in azione su due diversi binari, con risultati destinati ad incrociarsi solo a fine percorso. Adesso, sul piano operativo, in seguito anche all'incontro con il ministro Lamorgese - spiega il ministro Costa - al prefetto di Napoli è stato affidato il compito di coordinare tutti i soggetti coinvolti in questo processo: le amministrazioni pubbliche (90 Comuni, Città Metropolitana di Napoli, Provincia di Caserta e Regione), le forze dell'ordine (carabinieri, guardia di finanza e polizia), le forze armate (esercito, aeronautica e vigili del fuoco), cittadini e comitati».
In questo modo «avremo uno scambio continuo di informazioni, dati e strategie di intervento.
Ovviamente, i dati sensibili rimarranno riservati e trasmessi alla Procura di competenza». «Partecipazione dei cittadini, sorvegliare i territori, bonificare le aree critiche: questi i capisaldi del progetto che vede il ministero dell'Ambiente pronto ad affiancare tutti i soggetti coinvolti in questo ambizioso percorso. Stiamo vivendo settimane difficili, ma anche se in numero inferiore rispetto al passato i roghi proseguono, questo significa che l'aggressione del territorio ad opera di qualche ecocriminale non si è arrestata. Ma noi non arretriamo, ci fermeremo solo quando i roghi cesseranno definitivamente».