È ancora un'Italia a due velocità quella vista attraverso il filtro della scuola. Ieri è stato presentati il rapporto annuale delle Rilevazioni nazionali degli apprendimenti 2021-22 delle prove Invalsi e quello che emerge è la differenza di preparazione tra studenti del Nord e quelli del Sud, in particolare quelli del quinto anno delle superiori. Se la scuola primaria tutto sommato tiene, registrando dati simili al 2019 ovvero al periodo pre-pandemia, i problemi aumentano di anno in anno fino a esplodere alle scuole secondarie. A essere allarmanti sono soprattutto i valori della dispersione implicita (cioè gli studenti che pur terminando il percorso scolastico non hanno le competenze di base necessarie) in Campania che, a dispetto delle altre Regioni che mostrano cali, resta stabile e si attesta al 19,8% diventando così la peggiore in Italia. Le prove hanno coinvolto quasi 2 milioni e mezzo di studenti: di cui oltre 920mila allievi della primaria (classe seconda e quinta), circa 545mila di secondaria di primo grado (l'ultimo anno delle medie) e poco più di 953mila delle superiori (quest'anno sono tornate a svolgersi anche in seconda superiore e poi in quinta).
Diminuisce la differenza tra scuole in tutta Italia, anche se in Italiano, in Inglese e ancora di più in Matematica si riscontra una differenza dei risultati tra scuole e tra classi più accentuata al Sud.
I risultati della scuola secondaria di secondo grado mostrano che i divari territoriali osservati al termine del primo ciclo d'istruzione si allargano ancora, e per esplodere tra studenti del quinto anno. Gli allievi che non raggiungono il livello base in Italiano superano la soglia del 40% in tutte le regioni del Mezzogiorno (escluso l'Abruzzo). Sempre nelle stesse regioni si fermano al massimo al livello 2 tra il 55% e il 60%, fino ad arrivare a quasi al 70% in Sardegna. Per gli allievi dell'ultimo anno delle superiori va peggio: quelli che non raggiungono il livello base in Italiano superano la soglia del 60% in Campania, Calabria e Sicilia. In Matematica gli allievi sotto il livello 3 arrivano al 70% in quattro regioni (Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna). Sempre nelle stesse regioni non raggiungono il B2 il 60% degli studenti nella prova di reading e l'80% in quella di listening.
I giovani che terminano il percorso scolastico senza avere le competenze di base necessarie rientrano nella categoria della dispersione implicita. Nel 2019 si attestava al 7,5%, per salire al 9,8% nel 2021, molto probabilmente a causa di lunghi periodi di sospensione delle lezioni in presenza. Nel 2022 ecco l'inversione di tendenza sia a livello nazionale, dove si ferma al 9,7% (-0,1 punti percentuali) sia a livello regionale. Il calo maggiore si registra in Puglia (-4,3 punti percentuali) e in Calabria (-3,8 punti percentuali). Ma questo non avviene in Campania: ora è al 19,8%, nel 2020 era 20,1%, valori quasi identici. Un primato negativo nazionale.