Il fenomeno degli influencer della mala Napoli è ormai dilagante. Sui social, in particolare su TikTok, quest’ultima vera fucina di personaggi equivoci, ormai non si contano più i video in cui l’illegalità, piccola o grande che sia, viene celebrata come stile di vita. Centinaia di corti, della durata di una manciata di secondi, in cui non solo vengono esaltate le imprese di boss e gregari della camorra ma anche le bravate di giovanissimi teppisti. Tutto finisce online. A sconcertare più di tutto, però, è il seguito che questi video hanno. Centinaia di persone che quotidianamente si collegano e commentano. Inevitabile, quindi, che per qualcuno, quella che era una semplice tendenza del momento, si trasformasse nell’opportunità di diventare una celebrità del web. Notorietà che porta a intascare anche diverse migliaia di euro.
Un esempio su tutti è Rita De Crescenzo, la “pazzarella” di Mergellina diventata fin troppo famosa dopo aver pubblicato un video in cui derideva alcuni agenti della polizia municipale che l’avevano fermata per un controllo.
Tra questi, sicuramente, spicca tale ‘o boxer alias con cui posta i suoi video un personaggio della periferia nord di Napoli. Una carriera iniziata alcuni mesi fa quando, sempre su TikTok, cominciarono a circolare alcuni video in cui si vantava delle imprese compiute quando era in carcere. A suo dire, infatti, a causa delle sue bravate sarebbe stato più volte trasferito da un carcere all’altro come misura punitiva. Anche a lui, il pubblico del web ha riservato una fetta di notorietà al punto che, come la De Crescenzo, è spesso ospite di feste e cerimonie. Sul suo profilo TikTok, segnalato dalla stessa piattaforma per continue violazioni del codice comportamentale, qualche giorno fa è comparso, infatti, un video in cui lo si vede abbracciato a un dj durante una festa in spiaggia con decine di ragazzi. Superfluo sottolineare come dalle immagini si evince che quasi nessuno dei partecipanti al party, boxer compreso, rispettino le normative anti Covid. Non solo. Proprio con la De Crescenzo ha formato un binomio apparentemente inossidabile. I due, sempre più spesso, compaiono insieme. Un particolare curioso è che sia la De Crescenzo sia ’o boxer hanno affiancato ai loro nomi o alias la parola “official”. Il motivo è che qualcuno ha creato falsi profili con lo scopo di “rubargli” qualche follower. Il perché è un mistero.
Volto nuovo del web è, invece, “Cucciolo criminal”, alias che la dice lunga sui contenuti dei suoi video. Grosso, con i capelli rasati a zero, la barba lunga fino al petto e, soprattutto, decine di tatuaggi, alcuni sul volto, ‘Cucciolo’ si è trasformato nel paladino dei carcerati. Non tutti i detenuti, però, meritano il suo rispetto. Solo quelli che si stanno facendo la galera «senza infamare» sono degni di «essere onorati». È questo il messaggio che ripete nella maggior parte dei suoi video, molti dei quali accompagnati da immancabili brani neomelodici. A differenza della De Crescenzo e di boxer, però, non si hanno ancora tracce di sue partecipazioni a eventi ‘mondani’ o di sue ospitate televisive anche se il numero di seguaci telematici è in costante aumento. Questo ha obbligato “Cucciolo” a pubblicare anche lui un video in cui ribadiva che la sua unica pagina virtuale era quella contrassegnata dalla parola “official” mentre le altre erano state create da impostori. È questa la nuova frontiera della lotta alla criminalità che, sempre più spesso, con i suoi falsi codici e le sue finte regole, viene rappresentata come stile di vita da seguire. Una celebrazione che ha trovato nei social terreno fertile come dimostrano anche le centinaia di video in cui boss detenuti sono rappresentati come eroi di cui si aspetta, ansiosamente, il ritorno per regolare i conti con i nemici e lo Stato.