Truffa sulla vendita dei ticket, l’Eav sospende due bigliettai

Un dipendente tratteneva il resto, un altro prendeva i soldi e non dava il tagliando

Una stazione della Vesuviana
Una stazione della Vesuviana
di Francesco Gravetti
Venerdì 3 Novembre 2023, 23:46 - Ultimo agg. 5 Novembre, 08:32
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C’è la bigliettaia di piazza Garibaldi che consegna i ticket di valore minore rispetto all’importo incassato e tiene il resto per sé. C’è l’altro bigliettaio che sui bus della linea di Sorrento prende i soldi in contanti e dice al viaggiatore: «Va bene così, non c’è bisogno che le dia il biglietto».

E ci sono sei controllori che in dodici mesi non hanno emesso nemmeno una contravvenzione a bordo degli autobus: molto strano in un territorio che fa registrare percentuali di evasione alte.

La scure dell’Eav torna ad abbattersi sui dipendenti che non rispettano le regole: dopo il licenziamento di nove impiegati, accusati di essersi scambiati i badge per timbrare il cartellino, ora arrivano due sospensioni e sei sanzioni. Provvedimenti che potrebbero diventare licenziamenti, al termine dell’iter previsto in questi casi, con la commissione di disciplina chiamata ad esprimersi e gli accusati ad esporre le loro ragioni. 

Per ora, due sono i bigliettai sospesi «dal soldo e dal servizio». Una è una donna, di stanza agli sportelli di piazza Garibaldi della Circumvesuviana: ai passeggeri, soprattutto ai turisti stranieri, dava i biglietti di minore importo rispetto al denaro incassato. I ticket, infatti, sono divisi per fascia chilometrica ed il loro valore varia a seconda del percorso: dettagli che spesso i viaggiatori non conoscono. Soprattutto ai turisti interessa salire sul treno e farsi portare a destinazione, non tutti si preoccupano di leggere il biglietto ricevuto. Qualcuno lo ha fatto, si è accorto dell’errore (chiamiamolo così) e ha inoltrato una segnalazione ad Eav. L’azienda ha assoldato un’agenzia investigativa che, dopo mesi di indagini, ha trovato il presunto colpevole. Con lei, è stato sospeso un uomo che lavorava sui bus della linea per Sorrento. Anche in questo caso le vittime erano soprattutto turisti: il dipendente si faceva dare i soldi e non dava loro il biglietto. «Non c’è bisogno, va bene così. Salga a bordo». Ma i detective dell’Eav hanno stanato anche lui: via dal lavoro, in attesa di altre decisioni. 

Sono stati sospesi per cinque giorni, invece, altri sei controllori, pure loro in servizio sui bus della provincia di Napoli. Non c’è stato bisogno di assoldare investigatori, è bastata un’occhiata alle statistiche: in un anno non hanno mai sorpreso un passeggero senza biglietto. Zero multe elevate. Troppo poco se si considera che il consorzio Unico ha calcolato che il tasso di evasione dal ticket sui bus di Eav si aggira intorno al 30%. Il sospetto che non abbiano fatto il loro dovere è forte. L’azienda che controlla Circumvesuviana, Cumana, Circumflegrea e Metrocampania Nordest ha, dunque, scelto il pugno duro contro i «furbetti». Nessuna indulgenza, controlli a tappeto, licenziamenti. 

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Raggiunto a telefono, il presidente Eav Umberto De Gregorio conferma tutto e spiega: «Ogni volta che licenziamo qualcuno è un dolore. Si tratta di un atto estremo ma necessario per tutelare la stragrande maggioranza dei lavoratori che opera con dedizione e serietà e per tutelare gli utenti, che sono i veri azionisti della nostra azienda che svolge un servizio pubblico». Poi un appello: «Scoprire chi ruba non è semplice, necessita di un lavoro complesso e costoso di indagine. Invitiamo tutti i nostri utenti e dipendenti a denunciare, in forma anche anonima, ogni tipo di comportamento in contrasto con l’etica pubblica».

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