Turismo da record: Napoli torna capitale «Ora investiamo sulla promozione del territorio»

Turismo da record: Napoli torna capitale «Ora investiamo sulla promozione del territorio»
di Gennaro Di Biase
Venerdì 12 Agosto 2022, 09:37 - Ultimo agg. 16:00
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Ferragosto a Napoli per centinaia di migliaia di turisti. Sono ben quarantamila i pernottamenti attesi da Federalberghi nel lungo e imminente weekend della principale festa estiva. Numeri più che positivi arrivano poi dall'occupazione camere, che raggiunge una media dell'81%. Un indotto gigantesco, questo in arrivo nelle settimane più calde dell'anno. Un'occasione che la città, i pubblici esercizi, i negozi, gli hotel e i b&b, si troveranno a fronteggiare con lo spirito di chi lavora in una location a vocazione turistica per eccellenza. Napoli, insomma, specialmente al centro storico, nel mezzo di agosto, è e sarà attiva come Capri, Ischia, o Procida. Un mese di superlavoro, dunque, che induce però ad alcune riflessioni importanti sulle enormi potenzialità, ancora non pienamente messe a frutto, dell'appeal di Partenope nel mondo: «Bisogna lavorare molto sulla promozione del territorio dichiara il presidente di Federalberghi Napoli, Salvatore Naldi - Chi dice che Napoli si vende da sola sbaglia. Solo con un'importante campagna di marketing territoriale la città potrà, infatti, lavorare tutto l'anno. Destagionalizzare è uno dei principali obiettivi da raggiungere».

Partiamo dai dati. Nel pre-Covid (2017, 2018 e 2019), a Ferragosto, l'occupazione media delle camere negli alberghi partenopei si assestava intorno all'84%. Fermo restando la positività del dato del 2022, Federalberghi rileva che oltre la metà degli ospiti è di nazionalità italiana. Non è scomparsa, dunque, la tendenza al turismo di prossimità delle scorse due estati (caratterizzate dalle restrizioni pandemiche). A questo, va aggiunto però il gran ritorno degli stranieri extra-Ue, grazie anche «all'ottimo lavoro dell'aeroporto di Capodichino sui voli internazionali», osservano da Federalberghi. Grande anche l'afflusso di statunitensi, che - favoriti dalla forza del dollaro sull'euro, oggi ai massimi livelli - spendono in massa all'ombra del Vesuvio. Americani, tedeschi e francesi sono gli stranieri più presenti in città. Restano purtroppo alcune défaillance: i turisti giapponesi sono ancora molti in meno rispetto al pre-Covid. E il mercato dei (pochi e ricchi) vacanzieri russi, causa guerra, è del tutto assente. Si conferma poi il trend positivo sulla media dei pernottamenti, che da inizio '22 ha superato le tre notti (3,1). Un dato significativo: una permanenza maggiore consente lo sviluppo del decentramento turistico, riducendo la congestione del centro Storico e favorendo Fuorigrotta, Capodimonte, Vomero o Posillipo.



L'estate allungata, nel segno della «destagionalizzazione» e di una maggiore «programmazione». Questa è la ricetta di Salvatore Naldi per sfruttare al massimo, in termini di economia e indotto, il fascino e le offerte di Partenope: «Il clima mite osserva ci permette di lavorare 12 mesi all'anno e per questo è fondamentale anche il mondo congressuale, che può dare una spinta nei mesi abitualmente meno produttivi come novembre, gennaio e febbraio.

Le Istituzioni stanno lavorando per migliorare il territorio, ma è un impegno complesso perché i disservizi sono molti e le soluzioni non semplici. Per questo è importante una costruttiva collaborazione con chi vive il territorio quotidianamente anche dal punto di vista imprenditoriale. Serve anche programmazione. Eventi come il torneo internazionale di tennis di metà ottobre in villa comunale, che già sta portando prenotazioni, sia da parte degli organizzatori che degli appassionati, aiutano la ripresa delle attività turistiche. Più eventi sportivi e più mostre di spessore, con cadenza periodica e comunicate con anticipo, ci permetteranno di proporre un prodotto ricco e ci aiuteranno a dare al mondo l'immagine di una città efficiente ed organizzata». I B&B Napoli come le isole, a Ferragosto: nel pieno del boom turistico e in piena attività di accoglienza. Partenope, quanto a prenotazioni, sta andando addirittura meglio di alcune località balneari. Se gli alberghi napoletani sorridono, dal punto di vista dei numeri, lo stesso vale per bed and breakfast e affittacamere, in cui si conferma il trend della fine del turismo mordi e fuggi in città.

Sono esaltanti i dati forniti da Agostino Ingenito, presidente di Abbac (associazione di categoria delle strutture ricettive extralberghiere): «La settimana prossima supereremo il 92% di occupazione camere a Napoli nelle nostre oltre 1000 strutture associate spiega è importante anche il fatto che la permanenza media dei soggiorni sia di due notti. Napoli sta andando meglio di alcune località balneari in questi giorni. Il viaggiatore inizia a vivere la città come un luogo in cui soggiornare a lungo e in cui scoprire tante esperienze diverse. Per questo, rivolgo un appello a migliorare i trasporti e mi rivolgo anche agli esercenti: non si chiuda a Ferragosto, oppure il processo di trasformazione dell'accoglienza in città non raggiungerà il suo vero potenziale. Per le famiglie e gli imprenditori napoletani, il boom di visite di questa estate è un'occasione per combattere la crisi economica».

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