Interporto di Nola, le imprese a Giorgetti: «Noi pronti ad acquistare i vaccini»

Interporto di Nola, le imprese a Giorgetti: «Noi pronti ad acquistare i vaccini»
di Valerio Iuliano
Domenica 14 Marzo 2021, 09:57
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Le vaccinazioni non decollano e le conseguenze per l'economia in Campania diventano ogni giorno più disastrose. Per un gruppo di imprenditori dell'area nolana, capitanati dal presidente del Cis e dell'Interporto Ferdinando Grimaldi, l'unica soluzione per accelerare è quella di una campagna vaccinale a loro spese, fino ad inoculare le dosi ad una platea di oltre 50mila persone.

«Come già avvenuto per i tamponi, chiediamo che i vaccini - scrivono in una lettera al ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, alcuni tra i più importanti imprenditori italiani del settore retail e i primi firmatari sono lo stesso Grimaldi e Antonello Di Vincenzo - possano essere distribuiti ed eseguiti anche attraverso canali privati, con un accordo con Stato e Regioni.

Siamo consapevoli che anche altri hanno avanzato la medesima richiesta, tuttavia questa non deve essere una competizione per ottenere un primato. Siamo fermamente convinti che c'è bisogno che tutti siano in prima linea, proprio perché tale soluzione sia la migliore strada percorribile affinché ci sia una accelerazione nelle vaccinazioni. L'economia non può aspettare i tempi che vengono prospettati».


Gli imprenditori nolani si dicono pronti ad investire sui vaccini e l'obiettivo è quello di coinvolgere i tanti loro colleghi del Cis e dell'Interporto, che contano circa 10mila addetti. «Si tratterebbe - continuano Grimaldi e gli altri 30 imprenditori - di una platea immensa, che potrebbe dare un significativo contributo a velocizzare le attività di vaccinazione». Il numero 1 del Cis e i suoi colleghi di settore sarebbero disposti anche ad «acquistare un numero di vaccini superiore ai fabbisogni, per offrirli sia ai nostri dipendenti, che ai loro familiari e, quindi, alla collettività».

Dai primi calcoli, si ipotizza di poter iniettare i vaccini anti Covid-19 a circa 50mila persone. I benefici economici dell'operazione sono evidenti. Il costo sostenuto sarebbe comunque nettamente inferiore a quanto ciascuno di essi paga attualmente per far effettuare i tamponi ai dipendenti delle aziende. «Basti pensare che ogni giorno, in Italia, presso strutture pubbliche e private, si eseguono (al costo di circa 35 euro ciascuno) centinaia di migliaia di tamponi, con una spesa annua complessiva stimata di 4,5 miliardi di euro».

E soprattutto l'obiettivo a medio termine delle aziende nolane è quello di poter ridare fiato alle loro attività economiche, stremate dai continui stop and go.
Per ovviare ai problemi logistici connessi ad una campagna di questo tipo, gli imprenditori nolani suggeriscono che le vaccinazioni possono essere effettuate presso il Centro Commerciale Vulcano Buono, un'area dotata di spazi immensi. E questa ipotesi sembra destinata a riscuotere anche il consenso dell'amministrazione comunale di Nola guidata dal sindaco Gaetano Minieri, mentre il reperimento del personale sanitario per l'esecuzione dei vaccini sarebbe a carico degli stessi imprenditori.

Sullo stesso fronte, anche l'Unione europea delle cooperative, attraverso il presidente, l'ex magistrato del pool Mani Pulite Gherardo Colombo, ha manifestato la sua disponibilità al premier Draghi ad effettuare una campagna di vaccinazione sui luoghi di lavoro. «Ci sono già 170 cooperative in tutta Italia, compresa la Campania, pronte ad aprire sedi, magazzini e uffici per la campagna di immunizzazione della popolazione», spiegano da Uecoop.

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