Vaccini agli over 80 in Campania: 10mila gli invisibili rimasti senza dose

Questione di giorni e gli ultraottantenni napoletani avranno conquistato l’immunità di massa, almeno sulla carta. Da questo traguardo, però, rimarranno esclusi circa 10mila over 80 che non risultano registrati sulla piattaforma regionale per l’adesione alla campagna vaccinale. Sul totale dei senior a Napoli, tra la popolazione dagli 80 anni in su, c’è una percentuale di “invisibili” sui quali è legittimo chiedersi se la loro assenza nel database informatico sia dovuta alla mancanza di mezzi o di possibilità nel farlo. Di certo, l’ipotesi più improbabile per spiegare questo vuoto di adesioni riguarda la scelta volontaria di non vaccinarsi, considerando l’altissima percentuale di adesione che gli anziani napoletani hanno manifestato fin dall’inizio delle somministrazioni dei vaccini. Con le ultime convocazioni per le inoculazioni di Pfizer agli ultraottantenni deambulanti, si è conclusa ieri la campagna anti Covid dell’Asl Napoli 1 rivolta a questa categoria. Adesso non resta che completare i vaccini per gli ultraottantenni non deambulanti che riceveranno il farmaco tra le mura domestiche.

A Napoli, sono circa 60mila gli ultraottantenni che risultano residenti in città e di questi 50.367 sono iscritti nella piattaforma per le adesioni alla campagna vaccinale dell’Asl partenopea. Sul totale delle registrazioni, 40.186 sono da riferire a ultraottantenni in grado di spostarsi e recarsi nei centri vaccinali, anche se accompagnati, mentre 10.181 iscritti non risultano deambulanti e, di conseguenza, necessitano del vaccino domiciliare.

Nonostante i dati incoraggianti sull’adesione massiccia degli anziani alla campagna anti Covid, rimangono fuori dalla programmazione vaccinale poco meno di 10mila over 80enni che rischiano di perdere il loro diritto all’immunità. La loro mancata registrazione sulla piattaforma online potrebbe essere causata da situazioni di indigenza e disagio socio economico ma anche da condizioni di disagio psicologico, di solitudine e di abbandono. Pensare che circa 10mila ultraottantenni abbiano detto “no” al vaccino è un’ipotesi che contraddice il bilancio della campagna vaccinale. Parlano le cifre. La percentuale di over 80enni che hanno scelto di farsi somministrare Pfizer sul totale di 40.186 registrati in piattaforma è del 95% e solo il 5% non si è presentato negli hub dopo la doppia convocazione che viene attivata a seguito del primo rifiuto. I numeri non lasciano dubbi sulla partecipazione alla campagna vaccinale di questa categoria che si può considerare conclusa per quanto riguarda la popolazione deambulante, oramai immune a differenza degli over 80enni che, non potendo camminare, stanno aspettando il vaccino a domicilio.

Per raggiungere l’immunità di massa tra gli ultraottantenni napoletani, mancano all’appello i non deambulanti. Per loro, il vaccino domiciliare è partito da qualche settimana con i 200 medici di famiglia pronti a somministrare le dosi tra le mura domestiche e ieri è stato attivato il servizio dell’Asl Napoli 1 con le Usca, Unità Speciali di Continuità Assistenziale che hanno in carico anche l’assistenza ai pazienti Covid in casa. che non hanno ricevuto la somministrazione di Pfizer perché i loro medici di famiglia non hanno aderito alla campagna vaccinale o non hanno potuto partecipare all’attivazione del servizio presso il proprio studio, condizione che comporta anche la prestazione del vaccino a domicilio. Fino a oggi, sono 3mila gli over 80 vaccinati in casa su un totale di 10.181 registrati in piattaforma per i quali le somministrazioni non hanno avuto di certo l’accelerata avvenuta nei centri vaccinali. Il popolo degli ultraottantenni non deambulanti è vaccinato solo per il 30% e per questo l’obiettivo delle prossime settimane sarà quello di incrementare le prestazioni domiciliari e concludere definitivamente la campagna vaccinale dedicata a questa categoria.