Anziani ammassati l'uno sull'altro. Code all'esterno della struttura. Sono gli over 80, in attesa di poter essere vaccinati. Figli disperati che tentano in tutti i modi di sostenere mamme e papà, nonni e nonne. È caos al distretto sanitario di via Allende a Giugliano. Una storia che si ripete, la stessa di venti giorni fa. La somministrazione dei vaccini non solo va a rilento, ma per gli anziani di Giugliano, terza città della Campania, l'organizzazione non è delle migliori. Il problema starebbe nello smistamento degli over 80 e nel sistema di prenotazione.
A spiegare quanto accaduto ieri mattina è Giuliano Iacolare che ha raccontato la sua esperienza in un post su Facebook: «Una vergogna la non gestione delle vaccinazioni agli over 80. Gente in fila dalle 8 (anziani over 80 e accompagnatori), accalcata senza alcun sistema di accoglienza e prenotazione. C'è chi deve fare la seconda vaccinazione e chi la prima. Tutti insieme. Una infermiera comincia a distribuire i numeri alle 8.45 senza alcun criterio, urlando e sbraitando con il supporto di una guardia giurata contro gli anziani accalcati nel poco spazio d'ingresso, in evidente difficoltà, alcuni in attesa da quasi un'ora. La colpa, secondo la signora dei numeri e la guardia giurata, è degli 80enni che si accalcano davanti al Cup e quindi già normalmente affollato. Tutti dovrebbero aspettare per strada e autoregolamentarsi negli accessi. Ci si reca a vaccinarsi per scampare a un virus mortale, ma questo è il loro protocollo», conclude il residente.
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Insomma, non solo gli anziani aspettano all'esterno perché all'ingresso della struttura del distretto sanitario non c'è posto, ma sono anche costretti a restare uno accanto all'altro in attesa di poter entrare negli ambulatori.
Ma per gli anziani, che spesso hanno difficoltà a deambulare e necessitano della presenza di figli e nipoti, di sedie, e sostegni la situazione è diversa e l'organizzazione non può essere la stessa come per chi è autosufficiente. Gli over 80 non sono quasi mai da soli, ci sono gli accompagnatori, e questo fa lievitare il numero delle presenze e quindi il rischio di assembramenti. Alcuni cittadini hanno chiesto che medici e anziani vengano spostati in aree più consone come il piazzale davanti allo stadio in zona Casacelle, con il supporto di tendoni, sedie, forze dell'ordine e protezione civile. Ma, almeno per ora, pare che resterà tutto com'è.