L'ondata di abbandoni nella campagna vaccinale napoletana non si è placata facendo registrare un'altra giornata di bilanci negativi. Il forfait riguarda la platea del personale sanitario, destinatario di AstraZeneca, convocato sia domenica che lunedì. Ieri al Covid Vaccine Center, allestito nella Mostra d'Oltremare, si è ripresentato lo scenario di desolazione già vissuto domenica, replicando lo stesso flop sulle presenze. Dal mattino fino a sera, la scarsa affluenza dei convocati ha nuovamente messo in evidenza le pesanti defezioni che stanno rallentando notevolmente il ritmo delle somministrazioni vaccinali a Napoli, dopo lo stop di AstraZeneca. Ieri, il boom delle assenze è stato registrato tra i 2000 operatori sanitari convocati e suddivisi tra 500 presenze alla Stazione Marittima e 1500 alla Mostra. Tutto liscio, invece, per la somministrazione di circa 200 seconde dosi Pfizer agli over 80 e alcune decine di inoculazioni per le forze dell'ordine. Oggi riprenderanno anche i vaccini ai fragili.
Le aree attrezzate della Mostra, dotata di 15 box per le inoculazioni che sulla carta potrebbero somministrare 5.000 dosi al giorno, ieri, erano praticamente vuote.
Scenario opposto all'ospedale di Pozzuoli dove anche ieri, per il terzo giorno consecutivo, centinaia di persone hanno atteso il proprio turno davanti all'ingresso della palazzina che ospita otto ambulatori vaccinali. Insieme al personale scolastico e agli over settanta da 48 ore al Santa Maria delle Grazie sono iniziate le vaccinazioni anche per le categorie fragili, compresi i malati oncologici. Quattrocento in media sono i sieri somministrati ogni giorno, di cui 234 con AstraZeneca e 166 con Pfizer nella sola giornata di lunedì. I tempi di attesa hanno raggiunto in alcuni casi perfino le sei ore per due motivi principali: la durata dei colloqui pre-vaccinali, i cui tempi si sono dilatati dopo la sospensione di AstraZeneca che, in molti casi, fa registrare iniziali resistenze da parte degli utenti; e il mancato rispetto dell'orario di appuntamento, con la tendenza di molti ad anticiparsi. La durata media per ogni vaccinazione ieri è stata di circa 20 minuti, con gruppi di 10 persone che sono stati fatti entrare ogni volta. Lunghe attese in piedi e al freddo hanno scatenato le proteste da parte di anziani e accompagnatori e che hanno reso necessario l'intervento dei vigilantes e dei militari dell'esercito.
Tour de force nell'Asl 3 Sud, dove ieri non sono state registrate defezioni: l'adesione alla campagna si attesta da giorni al 92 per cento. Duemila vaccinati alle 18 di ieri, poi, nei 32 comuni dell'Asl Napoli 2 Nord. Le dosi somministrate in 70 giorni nei 16 punti vaccinali - che il prossimo mese diverranno 23 - sono state 111.000. Due nuovi sedi saranno attivate l'8 aprile a Giugliano (presso la Scuola Rita Levi Montalcini e presso il palazzetto dello Sport) in aggiunta a quella adiacente l'ospedale. Qui si è arrivati a una media di 280 dosi al giorno per 20mila vaccini inoculati in tutto. La prossima settimana saranno aumentati i box dei punti vaccinali di Sant'Antimo, Cardito, Bacoli e Quarto. Sabato scorso al 92% è stato inoculato AstraZeneca, al 4,5% Pfizer e 2,9% Moderna. Lunedì 22 marzo al 71,8% AstraZeneca, al 1,9% Moderna ed al 26,3 Pfizer. Anche a Giugliano però si registra l'effetto imbuto, a causa dei timori suscitati dall'AstraZeneca: l'Asl ha ribadito l'appello ai medici di famiglia perché facciano opera di convincimento, in modo da evitare l'assedio che rallenta le operazioni.
(ha collaborato Giuseppe Maiello)