Variante indiana a Napoli, è scontro sugli immigrati a Casandrino

Variante indiana a Napoli, è scontro sugli immigrati a Casandrino
di Giuseppe Maiello
Sabato 1 Maggio 2021, 11:30 - Ultimo agg. 20:10
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Covid 19, attenzione alla variante indiana, soprattutto in presenza di comunità del sud-est asiatico. A lanciare l'allarme è Roberto Quaranta, ex consigliere e ex assessore e leader della protesta dei commercianti contro la prolungata chiusura al traffico della strada tra Grumo e Casandrino in seguito alla voragine apertasi il 29 dicembre. E scoppia la polemica. Il sindaco replica attraverso una tv locale. L'opposizione incalza. 

L'ex assessore Quaranta ha sollecitato una maggiore attenzione sulla massiccia e «incontrollata» presenza di «stranieri» che arrivano dal Sud-Asia.

Oltre il 10% dei residenti censiti, (Casandrino conta poco meno di 15mila abitanti) non è italiano, e a preoccupare è la forte presenza di cittadini che arrivano da Bangladesh, Pakistan e India (circa il 90%). Si tratta, come spiega Quaranta, di cifre ufficiali ma in realtà il fenomeno assume contorni «preoccupanti», visto che per ogni immigrato residente ce ne sarebbero almeno altri due irregolari. E come tali sfuggirebbero a ogni controllo, anche sanitario. «Non sono razzista né prevenuto verso chi arriva da paesi extracomunitari. Peraltro è una cultura che non mi appartiene per la mia storica militanza nella Cgil. Il problema - dice Quaranta - è la prevenzione del rischio epidemico l'assenza di controlli che potrebbe configurarsi come omissione». Per questi motivi il firmatario della lettera indirizzata al sindaco e ai funzionari comunali ricorda che c'è un'ordinanza del ministro della Salute, che prevede il monitoraggio delle persone che negli ultimi 14 giorni sono stati o sono arrivati dall'India. «Purtroppo spiega Quaranta a Casandrino si registra un fenomeno di insediamento di cittadini stranieri, nel più dei casi sfruttati, residenti in abitazioni fatiscenti dove il rapporto metri quadri per occupante è rispettato solo sulla carta. Eppure basterebbe dare uno sguardo ai dati ufficiali per capire che a uno stesso civico vivono decine di immigrati. Fin quando si tratta solo di occupanti illegali si può anche soprassedere, anche se esistono responsabilità di chi concede in fitto presunte abitazioni. Ma di fronte a un'emergenza pandemica non si possono chiudere gli occhi. Nessun pregiudizio verso gli immigrati, ma le regole vanno rispettate». E intanto sono frequenti i controlli dei carabinieri nelle abitazioni-ghetto. 

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A Quaranta replica Vincenzo Annibale, responsabile regionale dell'ufficio immigrati della Cgil. «Ci sono troppi pregiudizi e luoghi comuni sui cittadini stranieri, che non sono una minaccia ma una opportunità. La variante indiana? C'è tutto da dimostrare». La sindaca Rosa Marrazzo ha affidato la replica a una tv locale: «Sono pochissimi i cittadini che arrivano dall'India, tanti invece da Pakistan e Bangladesh. Quella di Quaranta è una richiesta che sa di discriminazione nei confronti degli extracomunitari». 

Dura la minoranza di Nuove Prospettive con i consiglieri Antonio Auletta, Rosa Chianese, Angelo Chianese, Giuseppe Salzano e Antonio Tauletta, che commentano: «L'approssimazione e la noncuranza del sindaco dinanzi alle legittime preoccupazioni dei cittadini lascia ancora una volta senza parole. Quando si ha la responsabilità di governo di una comunità non si possono rilasciare dichiarazioni polemiche su una tematica di così grande importanza. Chiediamo chiarezza e pretendiamo serietà, responsabilità e sobrietà». 

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