Vesuvio, apre il parcheggio
ma i tour operator sono in rivolta

Vesuvio, apre il parcheggio ma i tour operator sono in rivolta
di Susy Malafronte
Giovedì 12 Agosto 2021, 09:35 - Ultimo agg. 13 Agosto, 09:48
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L'odissea dei turisti che dopo aver visitato gli Scavi di Pompei arrivano al Vesuvio e devono rinunciare all'escursione. La targa del taxi, o del mezzo Ncc, su cui viaggiano non è prenotata? Il nome del loro autista non è presente nella lista delle prenotazioni on line? Il modello dell'auto privata è diverso da quello segnalato alla biglietteria virtuale? Niente visita al Gran Cono.

La denuncia dei - non pochi - disagi legati alle ultime disposizioni sulle visite al Vesuvio arriva da Giuseppe Scanu, presidente Fiavet Campania e Basilicata. «Di punto in bianco, senza alcun avviso, i nostri clienti si sono trovati un checkpoint alla base della salita del Vesuvio - spiega Scanu - dove gli è stato chiesto gli estremi della prenotazione on line del numero di targa, del modello e marca del mezzo Ncc sul quale viaggiavano, e il nominativo dell'autista.

Tutti elementi di cui non si fa cenno sulla piattaforma del Parco del Vesuvio».

In effetti non è lì che gli operatori turistici dovevano cercare informazioni: il «checkpoint» è quello del parcheggio aperto da qualche giorno dal Comune di Ercolano. La risposta - spiega l'assessore Luigi Luciani, che ha la delega al Vesuvio - a un problema segnalato proprio «ai tour operator che tra le loro rimostranze denunciavano la mancanza di parcheggio custodito, con la grave conseguenza di furti ai danni delle automobili dei visitatori».

«Sono state date le dovute comunicazioni», assicura Luciani, precisando, a proposito delle tariffe, che «a Pompei e Amalfi si paga di più». Il tariffario è fisso: due euro per le moto, cinque per le auto, 18 per i minibus, 50 per i bus. Ma proprio quello dei costi è l'altro nodo che non va giù agli organizzatori delle escursioni. «I 18 euro - spiega Scanu - a questo punto li dovrebbe pagare l'autista di tasca sua. Il pacchetto escursione infatti è stato acquistato mesi fa, quando questa ultima follia' non era ancora stata contemplata: di conseguenza è impossibile chiedere un eccedenza sui costi ai nostri clienti, sarebbe una cattiva pubblicità. Dunque questo diventa un aggravio per le casse dei tour operator. Immaginate 18 euro moltiplicati per centinaia di pacchetti turistici già venduti».

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Ci sono già diversi agenti di viaggio che hanno cancellato la tappa Vesuvio dalle loro offerte turistiche. Antonio Bifulco, un tour operator molto richiesto dal turismo internazionale, è netto: «Fino a quando non si applicheranno regole normali, come in tutte le città turistiche del mondo, ho cancellato la voce escursione Vesuvio' dai servizi turistici offerti dalle mie agenzie». «È da folli pensare che una agenzia turistica possa prenotare con mesi di anticipo, quando cioè vende il pacchetto al cliente, la targa della macchina, il modello e la marca del mezzo e il nome dell'autista che guiderà», evidenzia Scanu: «Non possiamo mandare i nostri clienti allo sbaraglio e vendere pacchetti con il punto interrogativo».

Il parcheggio con prenotazione obbligatoria è la stazione finale per gli aspiranti escursionisti che si recano sul Vesuvio con mezzi privati, a noleggio, con taxi e Ncc. Per quelli che, invece, arrivano a bordo dei mezzi pubblici nessun problema, possono arrivare fino all'altezza della biglietteria. Dove però comprare il biglietto non è possibile: al Gran Cono accede solo chi ha prenotato online per una determinata fascia oraria. Chi non ne era informato, inizia così una disperata ricerca del segnale internet, arrampicandosi su alberi e staccionate.

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