Vesuvio, il giallo dei ticket cambiati con il photoshop

Vesuvio, il giallo dei ticket cambiati con il photoshop
di Francesca Mari
Martedì 21 Giugno 2022, 08:00
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Centinaia di ticket gratuiti per l'accesso al Gran Cono scaricati tranquillamente online e modificati con Photoshop, così da poterli vendere a prezzi maggiorati a gruppi di turisti. Questa la nuova frontiera di frode a quota mille che scoperchierebbe un business attorno al Vesuvio molto più complesso del singolo bagarino scoperto in cima. Torna nell'occhio del ciclone il sistema dell'acquisto dei ticket online, sul sito Vivaticket, che insieme alle già note problematiche da due anni contestate dagli operatori turistici (come la mancanza di servizi igienici e di una biglietteria fisica) saranno oggetto, giovedì mattina, di un tavolo in Regione convocato dall'assessore al Turismo Felice Casucci. Ma l'ultima trovata, denunciata ai carabinieri dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, potrebbe essere alla base di indagini molto più approfondite su alcune falle del sistema informatico.

Come è noto, dal giugno del 2020 con il nuovo piano sicurezza antiCovid sono stati installati a quota mille tornelli automatici, per il contingentamento dei visitatori e il controllo elettronico dei qr-code dei biglietti, ed è stata abolita la biglietteria fisica con la possibilità di acquisto dei titoli solo online.

Ma il metodo di acquisto online, che causa disagi e proteste fin dalla sua adozione, sarebbe tornato utile ai presunti truffatori soprattutto dal 5 ottobre scorso, da quando, cioè, non funzionano i tornelli e i ticket vengono vidimati dagli operatori con una pistola laser scanner. Questo avrebbe favorito il libero passaggio di avventori con biglietti modificati, acquistati (secondo quanto riferito dagli acquirenti) comunque a prezzi rincarati da agenzie o tour operator non meglio identificati. La tecnica sarebbe l'utilizzo di biglietti gratuiti (quelli destinati a forze dell'ordine, ricercatori universitari, invalidi) che da Vivaticket sono scaricabili tranquillamente, senza l'utilizzo di alcun codice di convenzione. Su tale biglietto, poi, i venditori opererebbero una modifica con sistemi informatici di foto ritocco, cambiando il qr-code presente con uno di un biglietto intero, anche già utilizzato. E, rispetto ai tornelli, la pistola non rileverebbe l'illecito. In effetti non si spiega come mai, se ogni giorno i ticket disponibili su Vivaticket per il Cratere sono 2400, si verifica puntualmente il soldout mentre gli operatori registrano dalle 1400 alle 1800 visite odierne. Dove finiscono tutti i biglietti gratuiti? I carabinieri riferiscono di tenere alta l'attenzione sul Vesuvio, dopo la denuncia del maggio scorso del bagarino 53enne di Torre del Greco. Secondo indiscrezioni, l'origine dei biglietti reperiti dai bagarini sarebbe proprio questa.

«La frode sui biglietti gratuiti e altre anomalie - spiega Stefano Donati, direttore dell'Ente Parco - sono state accertate dal Parco e denunciate ai carabinieri. I tornelli sono in fase di ripristino, abbiamo subìto danni da un fulmine e da un attacco hacker, ma per più di un anno e mezzo hanno funzionato perfettamente. Per i bagni pubblici abbiamo già stanziato i fondi e i progetti sono stati già visionati dalla Soprintendenza, che ci ha garantito rapidità nelle sue procedure; funzioneranno con un sistema di fitodepurazione e saranno realizzati anche sul piazzale dal lato della Strada Matrone. L'iter per realizzare delle strutture permanenti in cima al vulcano - dice Donati - è molto complesso. La biglietteria fisica è oggi operativa come infopoint e in futuro consentirà l'emissione di biglietti in modalità automatica».

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Un altro nodo, quello dei ticket modificati che si unisce a quelli già ampiamente contestati dalle varie associazioni come Federturismo, Aidet, Fiavet, Unione Industriali, Federnoleggio che giovedì siederanno al tavolo regionale insieme alla dirigenza dell'Ente Parco e ai consiglieri regionali Diego Venanzioni e Carmela Rescigno, firmatari di interrogazioni sul sistema turistico del Vesuvio. «Ho appreso che il ministro della Cultura, Dario Franceschini, è indignato per il caos sul Vesuvio», polemizza Rescigno, consigliera regionale di Fratelli d'Italia e segretario della commissione regionale Turismo: «Finiamola con questa retorica fine a sé stessa. I campani sono indignati da un ministro latitante che ignora le potenzialità del nostro patrimonio. Penso che il governatore De Luca abbia una sola strada: il commissariamento immediato dei vertici del Parco Nazionale del Vesuvio». 

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