Viale Umberto Maddalena, il regno del degrado a due passi dall'aeroporto di apodichino

Strada dissestata a viale Umberto Maddalena
Strada dissestata a viale Umberto Maddalena
di Antonio Folle
Lunedì 24 Giugno 2019, 17:19 - Ultimo agg. 17:42
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Viale Umberto Maddalena è una importante arteria di collegamento tra i quartieri a nord di Napoli e il centro città. Costeggia l'aeroporto di Capodichino ed è percorsa ogni giorno da migliaia di autovetture, molte provenienti proprio dal trafficato scalo partenopeo. La zona, da sempre, non è prettamente "turistica", ma risente di anni di abbandono che hanno trasformato la strada in un vero e proprio regno di degrado. A cominciare dalle condizioni del manto stradale che, specie in alcuni punti, andrebbe totalmente rifatto. I sobbalzi a causa delle numerose buche procurano non pochi danni alle autovetture che vi transitano mentre i larghissimi marciapiedi - originariamente furono pensati per consentire il rapido carico e scarico merci per i negozi della zona - sono presi d'assalto da auto e scooter che li percorrono a velocità estremamente sostenuta con lo scopo di "aggirare" il traffico.
 


Traffico che, specie nelle ore mattutine e tardo pomeridiane, paralizza l'intera zona, spesso per ore. Una occasione, quella delle auto incolonnate, estremamente ghiotta per i numerosissimi rapinatori che si aggirano sul viale Maddalena a bordo di scooter e che, armati di pistole e martelletti, compiono raid fulminei ai danni dei passeggeri. Una situazione più volte denunciata e che ha visto le forze dell'ordine impegnate in clamorosi arresti ai danni dei rapinatori seriali. 

Su viale Umberto Maddalena non si sta vivendo, almeno per il momento, una vera e propria emergenza rifiuti ma, piuttosto, una emergenza "strisciante" a carattere quotidiano. Qui i mancati prelievi di Asìa, uniti a una buona dose di incivilità da parte di alcuni residenti, rappresentano un mix letale per la vivibilità della zona. I mucchi di rifiuti si accumulano qui e la, rendendo l'aria irrespirabile.

Eppure per una strada tanto bistrattata - e maledetta dagli automobilisti napoletani - le occasioni di rinascita ci sarebbero. L'ex stabilimento Coca Cola, un tempo ritrovo di clochard e rom, oggi rappresenta il simbolo probabilmente più evidente di una occasione di rinascita mancata. L'area - oggi bonificata dalle enormi quantità di rifiuti che si erano accumulate negli anni - è chiusa al pubblico mentre da più parti si chiede alle istituzioni cittadine - Comune e Municipalità - di verificare se esistono le condizioni per un recupero dell'ex stabilimento e per una conversione a polo culturale per i tantissimi giovani della zona.

«Qui al Viale Maddalena - spiega il consigliere della III Municipalità Luigi Fucci - mancano aree verdi, mancano strutture ricreative e mancano spazi per i giovani. Il recupero dell'ex fabbrica Coca Cola, un tempo ritrovo di rom che vi bruciavano di tutto, potrebbe essere una soluzione per i ragazzi di questo territorio che praticamente sono abbandonati al loro destino. Le istituzioni cittadine possono e devono fare di più per il rilancio di questa parte abbandonata di Napoli e ci auguriamo che prima o poi qualcuno si renda conto di quali potenzialità ci sono in questi quartieri troppo spesso bistrattati».

Ed è proprio alle istituzioni locali - in primis la Municipalità guidata da Ivo Poggiani - che i cittadini rivolgono la gran parte degli appelli per una migliore gestione dei quartieri che collegano l'area dell'aeroporto con piazza Carlo III.
Nella zona di Calata Capodichino, dove da diverso tempo è partita la raccolta differenziata, ancora si registrano "resistenze" da parte di alcuni incivili che si ostinano a sversare in strada ogni genere di rifiuto. «Serve una azione forte - prosegue Fucci - a sostegno di quanti si stanno impegnando per la raccolta differenziata. Gli interventi spot servono a poco, è necessario sanzionare chi non rispetta la città, dare esempi».

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