Napoli: Calata Capodichino, la strada
discarica: «Qui nessun controllo»

Napoli: Calata Capodichino, la strada discarica: «Qui nessun controllo»
di Antonio Folle
Sabato 19 Giugno 2021, 13:10 - Ultimo agg. 20 Giugno, 10:29
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Calata Capodichino è una delle più trafficate strade della città. Collega una delle porte d'accesso alla città antica - piazza Carlo III - con lo scalo aeroportuale napoletano. Nonostante l'importanza, anche storica, della strada, però, resta ancora molto da fare sul delicato fronte della pulizia. Da ormai diversi mesi, infatti, Calata Capodichino è quotidianamente presa d'assalto da decine di sversatori seriali di rifiuti - i famigerati "furgoncini - che arrivano in questa sfortunata zona di Napoli per abbandonarvi rifiuti di ogni tipo.

Anche oggi, come denunciano i cittadini, in strada non mancano cumuli di sacchetti, materiali di risulta edilizi e persino interi pezzi di mobilio.

Asìa non riesce a tenere testa alle quotidiane inciviltà di chi abbandona i rifiuti in spregio a qualsiasi normativa. E del resto gli abusivi della monnezza approfittano proprio degli scarsi controlli sul territorio per poter comodamente sversare praticamente indisturbati. 

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E' il caso dell'area a ridosso dell'ex cinema Gloria. Da alcune ore è comparsa una vera e propria montagna di sacchi neri che contengono, con ogni probabilità i resti di uno dei tanti cantieri semi abusivi che pure in città non mancano. Nonostante la grandissima quantità di materiali abbandonati nessuno sembra aver visto nulla e questo ennesimo crimine compiuto ai danni della città resterà molto probabilmente impunito. La stessa amministratrice delegata di Asìa Maria de Marco ha annunciato una formale denuncia contro ignoti per l'ennesimo sversamento abusivo.

 

Lo stato di Calata Capodichino è più volte balzato agli onori delle cronache. Così come è stata alzata più volte la soglia d'attenzione sullo spinoso problema degli sversamenti a ciclo continuo che avvengono nei territori di confine con l'hinterland partenopeo. Quartieri di confine come Ponticelli, Pianura, Scampia, San Pietro a Patierno o Barra, infatti, sono tra i più colpiti da quella che, di tanto in tanto, assume i contorni di una vera emergenza ambientale. 

In questi anni è stato più volte annunciato, da parte del Comune, la volontà di far fronte agli sversatori seriali con il potenziamento - anche dal punto di vista numerico - degli ispettori ambientali. Ad oggi, però, i risultati degli sforzi annunciati non sono ancora visibili. Le donne e gli uomini delle forze dell'ordine si trovano a combattere una guerra con armi "spuntate". Nella maggior parte dei casi, infatti, agli sversatori colti in flagranza di reato viene semplicemente sequestrato il furgoncino e comminata una sanzione amministrativa che, le casse del Comune di Napoli lo dimostrano, non sarà poi pagata.

«Siamo stanchi di questa situazione - denuncia il consigliere della III Municipalità Luigi Fucci -, nonostante le continue denunce e le richieste di intervento protocollate non si riesce a risolvere il problema. Calata Capodichino è tenuta sotto scacco da pochi elementi incivili che colpiscono la stragrande maggioranza dei cittadini onesti e perbene di questo territorio. Al problema degli sversamenti continui che fanno somigliare Calata Capodichino ad una pattumiera - continua ancora l'esponente del parlamentino di via Lieti - si aggiungono le difficoltà a mandare a regime la raccolta differenziata. Ad oggi sono ben pochi i cittadini che la effettuano correttamente e il risultato è concretamente visibile sul territorio. Chiediamo - ha poi concluso Fucci - alle forze dell'ordine e ad Asìa di intensificare la loro presenza in questa zona di Napoli che non può e non deve essere lasciata abbandonata nelle mani di pochi incivili». 

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