Vigna San Martino, via al corso
di omeopatia per amanti della natura

Vigna San Martino, via al corso di omeopatia per amanti della natura
Giovedì 5 Settembre 2019, 10:55 - Ultimo agg. 11:20
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Nello scenario della Vigna di San Martino, azienda agricola di 7 ettari nel centro storico della città, raro esempio di agricoltura urbana, al via dal 27 al 29 settembre un corso di formazione che si rivolge ad omeopati, agronomi, esperti di agricoltura rigenerativa, sinergica e permacultura, a piccoli produttori e amanti dell’orto. Il corso fa da introduzione al ciclo di eventi formativi, che l'associazione “Piedi per la Terra” promuove per l'anno scolastico 2019-2020, nell'ambito della figura dell'educatore agro-ambientale, per ampliare il proprio organico e promuovere condivisione di conoscenza e cultura.
 
L’omeopatia è un metodo clinico e terapeutico basato sulla “Legge dei Simili”, formulata dal medico e farmacologo Samuel Hahnemann alla fine del XVIII° secolo, e sull’uso di medicinali a “dosi infinitesimali”. La Legge dei Simili afferma che è possibile curare e guarire un malato somministrandogli una sostanza che, in un uomo sano, riprodurrebbe i sintomi caratteristici della sua malattia. Nella pratica clinica omeopatica il medico, dopo aver comunque formulato una diagnosi medica tradizionale, prende in considerazione la sintomatologia totale, psico-fisica, del malato e somministra il medicinale più “simile” ai modi peculiari con i quali il malato esprime la “sua” malattia: la terapia è pertanto strettamente personalizzata. La terapia omeopatica agisce verosimilmente in sintonia con la reazione naturale di difesa e di riequilibrio dell’organismo, stimolandolo, e porta ad un miglioramento o ad una guarigione naturale, frutto della correzione dello squilibrio funzionale profondo che aveva portato all’affiorare dei sintomi di malattia. La farmacologia omeopatica classica è costituita da una serie di medicinali monocomponente tratti dal mondo minerale, vegetale e animale. Ogni sostanza è stata singolarmente testata a basse dosi, inoffensive, sull’uomo sano per evidenziarne i sintomi e segni funzionali provocati. Il rimedio viene somministrato al malato in dosi infinitesimali, ottenute attraverso progressive diluizioni. In virtù delle dosi infinitesimali il medicinale omeopatico è totalmente privo di tossicità e di effetti collaterali. L’Omeopatia si è diffusa in tutto il mondo e attualmente è praticata da centinaia di migliaia di medici e molti milioni sono i pazienti che ne usufruiscono. Dalla metà dell’Ottocento l’Omeopatia è stata applicata anche agli animali (veterinaria omeopatica) e da qualche decennio anche sui vegetali, sia a livello di sperimentazioni scientifiche, sia nell’applicazione in agricoltura (AgroOmeopatia).
 
Il corso sarà tenuto dal professor Radko Tichavsky, (attualmente uno dei più prestigiosi docenti di omeopatia applicata ai vegetali, cofondatore dell’Istituto Comenius in Messico e autore di due libri sulla materia, più uno in stampa).

La sua ricerca si spinge verso lo studio della relazione metabolica interspecie; Tichavsky si stacca dalla metodologia omeopatica con approccio antropocentrico, adottata fino a pochi anni fa in questo ambito, per proporre il metodo di similitudine metabolica, in grado di individuare con estrema precisione il simillimum omeopatico, o rimedio costituzionale, per ogni specie vegetale di interesse agrario, nonché per ogni agro-ecosistema.

Tichavsky in tal modo, non fa altro che riallacciarsi, anche se in chiave moderna, alla scuola unicista di Hahnemann, di Bönninghausen e di Hering.

In italia i primi studi del genere risalgono al 1984. L’agronomo Luca Speciani si laurea a Milano con una tesi sulle alte diluizioni applicate in ambito fitoiatrico. Successivamente, dopo pochi anni, la professoressa Lucietta Betti della Facoltà di Agraria di Bologna fonda, presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, il laboratorio di Agro-omeopatia che tutt’ora dirige.

Tichavsky insegnerà ad analizzare l'agro-ecosistema secondo una visione integrata o vivente, proporrà, per la prima volta, un metodo per individuare il farmaco omeopatico(simillimum) utile a risolvere le fitopatie, delle colture presenti nelle aziende dei partecipanti al corso. Recenti studi universitari, complici le sperimentazioni effettuate in Italia e all'estero (principlamente in Messico dove è nato un corso di ingegneria agricola organica) riconoscono nell'agromeopatia una disciplina in grado di far ottenere produzioni ad alta resa, maggiormente resistenti alle malattie e con migliori qualità nutrizionali. L'impatto che questa disciplina produce sul sistema agro-ambientale non riguarda solo le produzioni, ma anche il sistema suolo che, attraverso l'applicazione della teoria omeopatica, risulta attivo, vitale, in grado di fornire il giusto equilibrio idrico/nutrizionale alle piante,  ricco in sostanza organica e cono caratteristiche fisiche e chimiche ottimali. Il percorso formativo intende fornire, ai partecipanti, strumenti teorici e applicativi in riferimento all'analisi dell'agro-ecosistema, nel suo complesso e con particolare riferimento all'incremento della fertilità del suolo, all'utilizzo di biomassa per favorire il drenaggio,  nel controllo naturale delle infestanti (utilizzate anche come bioindicatrici della salute del suolo).

I partecipanti al corso avranno la possibilità di un dialogo continuo, sia attraverso l'uso dei social che, in questo ambito, è un canale che permette lo scambio diretto di esperienza per il consolidamento della comunità degli utilizzatori del Metodo Agromeopatico che giova di grandi professionisti, al fine di facilitre l'applicazione di quanto appreso, per essere poi monitorato dagli organizzatori, ovvero dal dottor agronomo agromeopata Francesco Di Lorenzo e dal dottor Giorgio Ciaccio, omeopata e agopuntore, della Scuola di Medicina Integrata di Palermo, che è la promotrice della diffusione della'Agrohomeopatia di Radko Tichavsky in Italia. Per info e prenotazioni: piediperlaterra@gmail.com, 3385621757, www.piediperlaterra.com
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