Voli cancellati: coppia napoletana risarcita dal giudice: ecco la guida per chi ha diritto al rimborso

Il giudice di pace di Rovigo ha condannato una compagnia aerea al rimborso dei biglietti aerei

Voli cancellati: come fare per ottenere rimborso
Voli cancellati: come fare per ottenere rimborso
Giovedì 8 Giugno 2023, 18:18
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Il Giudice di pace di Rovigo (sentenza n. 309/23) ha condannato una compagnia aerea al rimborso dei biglietti aerei, al pagamento della compensazione pecuniaria, nonché al pagamento delle spese legali sostenute per il giudizio, in favore di una coppia napoletana che aveva prenotato un volo aereo in partenza da Venezia, con destinazione Napoli, cancellato solo pochi minuti prima della partenza e senza preavviso. La coppia, rimasta senza la possibilità di recuperare i giorni di vacanza da trascorrere nella città partenopea, si è rivolta ad Aidacon consumatori e ha ottenuto giustizia grazie alla sentenza del Giudice di pace di Rovigo.

«Il problema è frequente di questi tempi e riguarda migliaia di persone che viaggiano e che a causa di improvvise cancellazioni dei voli o per eccessivi ritardi  non riescono a raggiungere le destinazioni programmate, perdendo chance lavorative o subendo danni da rovinata vacanza. E spesso – ha puntualizzato Carlo Claps, presidente Aidacon - i passeggeri non sono a conoscenza dei propri diritti per ottenere il risarcimento». 

Ecco perché è stata pubblicata dall’associazione una guida semplice ed esaustiva 

Quando non si ha diritto al risarcimento 

Tale diritto viene meno se i passeggeri sono stati informati della cancellazione del volo con almeno due settimane di anticipo rispetto all'orario di partenza previsto o se sono stati informati nel periodo compreso tra due settimane e sette giorni prima ed è stato loro offerto di viaggiare con un volo alternativo che parta non più di due ore prima dell'orario di partenza previsto e che raggiunga la destinazione finale meno di quattro ore dopo l'orario di arrivo previsto, oppure se sono stati informati meno di sette giorni prima ed è stato loro offerto di viaggiare con un volo alternativo che parta non più di un'ora prima dell'orario di partenza previsto e che raggiunga la destinazione finale meno di due ore dopo l'orario di arrivo previsto.

Se la cancellazione o il ritardo prolungato del volo dipendono da circostanze eccezionali (quali limitazioni del traffico aereo, condizioni metereologiche eccezionali, atti di terrorismo, emergenze mediche...), il vettore aereo non è tenuto a pagare la compensazione pecuniaria.

Quando si ha diritto al risarcimento 

In particolare, la normativa di riferimento riconosce ai passeggeri che incorrono nelle situazioni di cancellazione del volo, ritardo prolungato o negato imbarco il diritto a titolo gratuito, all'assistenza, a pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell'attesa, alla sistemazione in albergo (qualora siano necessari uno o più pernottamenti o un ulteriore soggiorno, oltre a quello previsto dal passeggero) e, in tale ultimo caso, al trasporto tra l'aeroporto e il luogo di sistemazione, oltre alla possibilità di effettuare, a titolo gratuito, due chiamate telefoniche o messaggi via telefax, fax o posta elettronica.

In caso di cancellazione del volo, oltre al diritto all'assistenza suindicato e alla possibilità di ottenere il rimborso integrale del prezzo del biglietto o un volo di ritorno verso il punto di partenza iniziale o l'imbarco su un volo alternativo verso la destinazione finale, il passeggero ha diritto a ricevere una compensazione pecuniaria.

In ogni caso, oltre ai casi di negato imbarco e di cancellazione del volo, nell’ipotesi di ritardo aereo, va sottolineato che il diritto alla compensazione pecuniaria è previsto solo in caso di ritardo aereo pari o superiore a 3 ore (da calcolarsi rispetto all'orario di arrivo previsto e non rispetto all'orario di partenza del volo),.

La compensazione pecuniaria varia a seconda della tratta aerea e, più precisamente, la stessa è corrisposta nella somma di: 250 euro per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1.500 km; 400 euro per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1.500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1.500 e 3.500 km; 600 euro per tutte le tratte aeree superiori a 3.500 km.

Per ottenere il risarcimento, bisogna conservare la carta di imbarco o altro titolo da cui si evinca il numero di prenotazione; richiedere l'assistenza prevista dalla normativa europea (spesso non fornita di propria iniziativa dal vettore aereo), a chiedere al personale della compagnia aerea informazioni relative al ritardo o alla cancellazione del volo, ad appuntarsi l'orario di arrivo a destinazione e a conservare le fatture e gli scontrini di spese sostenute eventualmente a causa del ritardo. I passeggeri interessati da tali situazioni hanno due possibilità, o inoltrano di propria iniziativa la richiesta di risarcimento alla compagnia aerea oppure possono rivolgersi ad Aidacon, evitando così lunghi intralci burocratici.

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