Volontario Onu trovato morto, la Colombia assicura «giustizia piena»

Volontario Onu trovato morto, la Colombia assicura «giustizia piena»
Giovedì 23 Luglio 2020, 20:35 - Ultimo agg. 25 Luglio, 11:43
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Il governo della Colombia ha assicurato oggi che sarà fatta «giustizia piena», senza «impunità», nel caso della morte di Mario Paciolla, il napoletano di 33 anni impegnato come osservatore dell'Onu a San Vicente del Caguàn e trovato morto a casa sua il 15 luglio scorso per un apparente suicidio dai contorni tuttavia molto sospetti. Il ministero degli Esteri colombiano ha assicurato che «l'impegno su questa vicenda è assoluto», ed ha aggiunto che «la Procura ha dato al caso priorità, facendo progressi nell'inchiesta» sulla morte.

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«Speriamo - ha aggiunto il ministero - che le indagini avanzino con la rapidità e l'efficacia che ci aspettiamo. La Colombia compirà ogni sforzo necessario perché esista giustizia e non vi sia impunità». Per questo le autorità colombiane hanno anche reso noto che le indagini sono seguite personalmente dalla vice procuratrice generale Martha Mancera che ha esplicitamente chiesto agli investigatori di valutare tutte le ipotesi possibili sul decesso di Paciolla. In questa ricerca, ha infine indicato il ministero degli Esteri, la Procura colombiana ha lavorato a stretto contatto con la Missione di Verifica dell'Onu e con l'ambasciata d'Italia in Colombia, condividendo le informazioni disponibili nel quadro della cooperazione giudiziaria esistente con la giustizia italiana. Dopo l'autopsia i resti di Paciolla sono stati trasferiti due giorni fa a Bogotà da dove, secondo quanto ha dichiarato oggi in Senato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, saranno imbarcati su un aereo che arriverà in Italia domani.

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