Al Vomero sequestrato un discount gestito dai cinesi

Al Vomero sequestrato un discount gestito dai cinesi
Domenica 22 Febbraio 2015, 09:57
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L’offensiva dei carabinieri contro il lavoro nero ha portato anche al sequestro di un discount in vico Acitillo, al Vomero, gestito da cinesi. Sugli scaffali sono stati addirittura trovati prodotti contraffatti.

Un’operazione ieri mattina eseguita dai militari del nucleo operativo della compagnia Vomero in collaborazione con i colleghi del nucleo ispettorato partenopeo, nell’ambito dell’attività finalizzata per l’appunto a contrastare il lavoro nero e il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Così la titolare del discount, C.Y., una trentunenne già da qualche anno residente in Italia, è stata denunciata perché «ritenuta responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, frode in commercio, mancato rispetto della normativa sulle sicurezza del lavoro» e anche con l’accusa di «commercio e introduzione nello Stato di prodotti con marchio falsificato». In pratica, all’interno dell’esercizio gli uomini della Benemerita hanno sorpreso al lavoro due operai di nazionalità bengalese, entrambi clandestini come chiarito dai controllo attraverso il sistema di identificazione Afis, e quindi «responsabili a loro volta di mancata ottemperanza al decreto di espulsione dal territorio dello Stato italiano».

Non solo: i prodotti in vendita sono risultati non conformi alle normative vigenti perché privi del marchio Ce. L’attività commerciale, compresa la merce contenuta all’interno, per un valore che supera i quattrocentomila euro, è stata sequestrata. Oltre alle violazioni penali alla titolare del discount sono state contestate sanzioni amministrative per l’importo complessivo di cinquantaduemila euro. Nel corso dell’operazione nella mattinata di ieri, i militari hanno controllato anche un altro esercizio commerciale situato in via Annella Massimo: il titolare, un quarantenne italiano, è stato denunciato a per violazioni in materia di lavoro sommerso e mancato rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e chiamato a pagare sanzioni amministrative per un importo complessivo di ventimila euro. Sorpreso nell’esercizio, un addetto di nazionalità italiana ma senza alcun tipo di contratto.

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