Benevento, cinesi aggrediti: c'è anche l'accusa di discriminazione razziale

Denunciati in quattro anche per lesioni

Il luogo dell'aggressione agli studenti cinesi a Benevento
Il luogo dell'aggressione agli studenti cinesi a Benevento
di Enrico Marra
Martedì 16 Maggio 2023, 09:34
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Lui ha ventiquattro anni, lei ventuno: si tratta dei due giovani denunciati perché ritenuti gli autori dell'aggressione ai quattro giovani studenti cinesi avvenuta nella notte tra venerdì e sabato in città, in piazza Piano di Corte. Il giovane, M.C, è già noto al forze dell'ordine alla luce dei suoi precedenti mentre lei, B.D., risulta essere incensurata. Entrambi beneventani, sono stati identificati e poi denunciati dai carabinieri del reparto operativo della compagnia di Benevento per lesioni aggravate, con l'aggravante della discriminazione razziale. Fin dal primo momento, i loro nomi erano finiti nel mirino dei carabinieri che indagavano sul caso. Ieri mattina, c'è stata l'ufficializzazione delle denunce dei quattro cinesi presso il comando provinciale di via Meomartini. I quattro, tre uomini rispettivamente di 24, 23 e 24 anni e una 27enne, tutti studenti presso il Conservatorio «Nicola Sala», hanno confermato di aver avuto un primo alterco con gli aggressori in una sala giochi nella stessa piazza Piano di Corte, intorno alle tre. Una volta usciti, il diverbio sarebbe proseguito, con i due beneventani che avrebbero continuato a inveire nei loro confronti dei urlando epiteti offensivi tra cui «cinesi di m...». Poi sarebbero passati alle vie di fatto, aggredendo i quattro con calci e pugni.

In particolare la giovane avrebbe schiaffeggiato la ragazza cinese. Pochi minuti con scambi violenti e quindi l'allarme lanciato ai carabinieri, che però quando sono giunti sul posto hanno trovato gli aggrediti e non gli aggressori, che nel frattempo si erano già dileguati. Tra l'altro, tutti e quattro gli studenti cinesi hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari dell'ospedale «Fatebenefratelli», che hanno rilasciato referti attestanti contusioni in più parti del corpo, con prognosi di quattro e cinque giorni. Certificati che sono stati poi allegati alle denunce. Adesso le denunce, con relativa informativa dei carabinieri, passano naturalmente al vaglio della Procura della Repubblica per ulteriori determinazioni. Identificati, dunque, i due aggressori. Un risultato al quale si è giunti non solo attraverso le dichiarazioni rese dagli studenti cinesi, ma anche grazie alle immagini registrate da una telecamera che era presente in zona e a qualche dichiarazione rilasciata da testimoni. L'ultimo episodio di violenza accaduto in centro storico durante la movida risale al mese di ottobre dello scorso anno, quando un marocchino di 31 anni fu aggredito e ferito da alcuni giovane, sei o sette, in vico Pantaleone, nei pressi di piazza Piano di Corte. Il marocchino era stato accusato dagli aggressori di aver fatto pesanti apprezzamenti a una ragazza. Lo straniero fu costretto a fare ricorso alle cure dei sanitari dell'ospedale. Gli autori dell'aggressione erano stati individuati e denunciati. Intanto l'ultimo caso di violenze registrata in piazza Piano di Corte e che ha portato all'aggressione dei quattro giovani cinesi sarà affrontato nel corso della riunione tecnico-operativa che i vertici delle forze dell'ordine terranno in settimana, presso la Prefettura. I cinesi, insieme ai vertici del conservatorio, saranno inoltre ricevuti mercoledì dal sindaco Clemente Mastella. Sul delicato tema, nelle ultime ore, è intervenuto anche il gruppo del Pd a Palazzo Mosti che, in una nota, ha ribadito che «ogni forma di violenza va combattuta e respinta e che non possono trovare alcuna forma di cittadinanza manifestazioni di intolleranza.

Alla comunità cinese va tutta la solidarietà. Vanno costruite nuove forme di socialità che partano dalla scuola». Anche l'associazione «Io X Benevento» ha manifestato «solidarietà e vicinanza ai ragazzi aggrediti. Il fenomeno della violenza sta assumendo proporzioni inaspettate e pericolose; un fenomeno, ormai diffuso che va messo in relazione ad altri, tra cui la povertà educativa, le forme di devianze causate da una fonte rilevante e significativa: il disagio giovanile». 

 

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