Denis Mukwege medico Nobel per la pace: «Napoli una terra solidale»

L'abbraccio di Manfredi: «Che la sua visita sia uno stimolo per le donne africane e napoletane»

Denis Mukwege con il sindaco Gaetano Manfredi
Denis Mukwege con il sindaco Gaetano Manfredi
di Gennaro Di Biase
Martedì 6 Dicembre 2022, 07:25
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Pace e lotta alla violenza di genere sono sinonimi. È all'insegna di questo binomio, che Napoli si batte per il Congo. Solidarietà e prevenzione al Teatro di Corte di Palazzo Reale per la Nuit de la Paix. Sono centinaia gli occhi gonfi di ammirazione per Denis Mukwege, il «salvatore delle donne», il medico congolese premio Nobel per la Pace, massimo esperto mondiale per la cura dei terribili danni fisici post-stupro. Il sindaco Gaetano Manfredi, ieri sera, gli ha conferito la medaglia alla Città di Napoli. Presenti anche il professor Paolo Ascierto, il direttore generale del Pascale Attilio Bianchi, il rettore della Federico II Matteo Lorito, l'assessore comunale alla Salute e presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Napoli Vincenzo Santagada e il console della Repubblica democratica del Congo a Napoli Angelo Melone.

Mukwege, che venerdì dovrebbe incontrare anche il Papa, resterà a Napoli fino al 7 dicembre.

Oggi sarà all'Università di Scampia, dove riceverà la laurea honoris causa in Scienze Infermieristiche. Poi si sposterà al centro Zanotelli della Sanità, dove alcune donne congolesi testimonieranno delle terribili esperienze vissute sul proprio corpo a causa della guerra.

«Per me è la prima volta a Napoli - dice il premio Nobel - la solidarietà ricevuta dalla vostra città è molto importante per noi e per il mio Paese. I farmacisti napoletani, che ci hanno finanziato, conoscono la situazione, e sanno cosa ci serve. C'è poi un altro progetto di telemedicina, in partnership con i medici di Napoli, che sarà molto produttivo. In Congo si registrano crimini di guerra contro l'umanità, e speriamo che l'Onu intervenga. Dobbiamo fare eco affinché non continuino». È proprio per queste ragioni che Partenope sceglie di «riparare le donne» messe in ginocchio dalla guerra, con gli organi genitali spesso «ridotti a brandelli per evitare la riproduzione». Due, nel dettaglio, le donazioni. Il Pascale invierà in Congo un macchinario per la tomografia computerizzata. L'Ordine dei Farmacisti, invece, donerà medicinali e dispositivi per 110mila euro nel quadro del progetto «Un farmaco per tutti».

«L'ospedale Panzi fondato da Mukwege è un'eccellenza - sottolinea Melone - La distruzione dell'apparato genitale femminile in Congo viene utilizzata come arma da guerra. Curandole, Mukwege restituisce la vita all'intera regione. Le loro sofferenze sono atroci. Per questo 6 mesi fa abbiamo portato farmaci per 100mila euro. E oggi raddoppiamo con altri 110mila euro donati dall'Ordine dei Farmacisti e una tac donata dalla direzione generale del Pascale. Il professor Ascierto ha annunciato poi un progetto di telemedicina, per una collaborazione tra il Pascale e la fondazione di Mukwege, che ha salvato oltre 90mila donne. Oggi in un centro antiviolenza di Scampia, il dottore parlerà anche della violenza di genere con le associazioni del territorio». «L'evento - aggiunge Santagada - segna un altro tassello per l'Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, nel processo di creazione di una rete di aiuti al sostegno del miglioramento della salute di tutti e di chi ne ha più bisogno. Madre Teresa di Calcutta diceva: Qualsiasi cosa che non è data, è persa. Noi farmacisti napoletani vogliamo donare e non perdere questa opportunità che può contribuire ad alleggerire la vita quotidiana del popolo del Congo in guerra da alcuni decenni». «La presenza del premio Nobel che ha tanto lavorato in Congo per la protezione delle donne è un segnale importante per la città - conclude Gaetano Manfredi - che testimonia l'accoglienza della città e il ruolo di Napoli nelle politiche di inclusione. Che la sua visita sia uno stimolo per le donne africane e napoletane. Vogliamo rafforzare il ponte tra Partenope e il Congo». 

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