Massimo Troisi oggi avrebbe 69 anni, la sorella: «Ti ascolto ancora in quel palazzo tra Vesuvio e mare»

Massimo Troisi oggi avrebbe 69 anni, la sorella: «Ti ascolto ancora in quel palazzo tra Vesuvio e mare»
di Rosaria Troisi
Sabato 19 Febbraio 2022, 09:34 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 08:20
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Come ogni anno, Rosaria Troisi «invia» una lettera attraverso il nostro giornale al fratello Massimo, che oggi avrebbe compiuto 69 anni. Anche San Giorgio a Cremano, la sua città, lo ricorda con una statua a lui dedicata e una targa sul palazzo dove nacque nel 1953.


Ciao Massimo,
si dice che tutti noi un po’ somigliamo alle case in cui siamo cresciuti. Sottopelle ne custodiamo luci, profumi, colori, tramonti, albe e sentimenti...
‘O Palazz’ ‘e Bruno, mmiez’‘e Tarallo: lì è rimasto in piedi fino al 1978, quel palazzone di sei piani con i lunghi ballatoi e su ognuno di essi le porte di due appartamenti. Chi abitava nel Palazzo Bruno non viveva solamente nel chiuso della sua casa, ma in simbiosi con tutto ciò che avveniva all’esterno, sulla piazza.

«Mmiez'e Tarallo» era l'appendice della nostra abitazione al terzo piano. Voci gioiose e pianti capricciosi si univano al chiacchiericcio di chi abitava nello stabile e alle canzoni, ascoltate a tutto volume con balconi e finestre spalancate.

Caro Massimo, proprio da lì, dal terzo piano di quel palazzo, posto tra il Vesuvio e il mare, la tua voce si è fatta «volo», «poesia», donando alla nostra terra l'eterno abbraccio spinto dal delizioso vento fin oltre oceano.
Massimo, la stanza di quel balcone del terzo piano è stata la tua prima culla...

Basterebbe respirare lentamente, dolcemente e poi affidarsi alla fantasia, per non farci rubare la gioia dell'incontro, dello stupore.

Di quel balcone basterebbe immaginare i vetri frantumati da due grandi ali... come di un'aquila o di un gabbiano, magari con cappello e tracolla da «Postino» per tracciare i movimenti di uno spirito irrequieto e vivace, nel tempo mai uguale a se stesso, mai domo. Inseguire di Te segni, gesti e parole che da quella stanza hanno tessuto fili sottili, ma inossidabili, fili legati all'infinito, per cantare nel vento espressioni di pensieri profondi, uniti a quell'intensa, poetica vena malinconica: l'immenso fulgido lascito del transito terrestre di quelli - come Te - destinati ad esistere.

Per amarti e ricordarti, per sentirti vicino.
SII FELICE!

Buon compleanno, Massimo.
Tua sorella

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