Napoli, il Terminus ha 120 anni: «Hotel porta della città»

Hotel Terminus
Hotel Terminus
di Francesco Gravetti
Domenica 17 Settembre 2023, 10:58
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La sua figura imponente si staglia sulla piazza che porta il nome dell'eroe dei due mondi ancora prima che arrivasse lui, Giuseppe Garibaldi. La statua del generale, voluta dall'allora commissario regio Giuseppe Saredo, risale al 1904: l'hotel Terminus è, invece, in piedi, dal 1903. Centoventi anni di storia, oltre un secolo di vicende, episodi ed aneddoti, di notizie buone e cattive, di crisi e di turismo. Per celebrare questo importante anniversario, allo Starhotels Terminus di Napoli si terrà venerdì prossimo una cena di gala esclusiva, alla presenza delle istituzioni della città. Per l'occasione, lo chef stellato Paolo Gramaglia, in collaborazione con l'executive chef Raimo Chiacchiera e il team del resident chef Raffaele Guarracino, proporrà un particolare percorso gastronomico, arricchito dal nuovo piatto distintivo di Gramaglia, realizzato con il "Terminus 1903", un gin dedicato all'hotel, che rimarrà nel menu per un anno. Ma, al di là della cena, la festa per i 120 anni dell'albergo diventa anche un modo per ripercorrere la storia della città ed in particolare della piazza, una delle porte di ingresso di Napoli.

Costruito nel 1903, l'hotel aprì i battenti qualche anno dopo e divenne rapidamente un punto di riferimento per quell'area. Nel corso degli anni ha attraversato le due guerre mondiali senza mai chiudere: durante i conflitti, infatti, ha ospitato militari e medici, per lo più provenienti da eserciti stranieri. Non solo, nel 1980 ha aperto le sue porte agli sfollati del terremoto, ospitandoli fino a un paio di decenni fa. L'unico periodo di chiusura ha coinciso con la recente pandemia dovuta al Covid, ma nel marzo del 2021 ha riaperto ed oggi accoglie, come molte altre strutture della città, migliaia di turisti e visitatori. Il Terminus è tra gli hotel più antichi di Napoli. Fino al 1999 è stato gestito dalla famiglia Pagliari, noti imprenditori partenopei del settore alberghiero, poi la proprietà è passata al gruppo Starhotels, primo gruppo alberghiero italiano con 29 hotel in tutto il mondo, tra cui uno a New York, tre a Londra e uno a Parigi. Un albergo fortemente legato al territorio, dunque, ma con un profilo internazionale e caratteristiche che lo rendono attraente sia al mondo del business (12 sale convegni) che al turismo. Del resto, l'hotel è a un tiro di schioppo dalla Stazione Centrale e dall'hub con i treni dell'alta velocità, la fermata della Circumvesuviana, gli autobus ed il parcheggio per 360 auto inaugurato poco più di un anno fa. Proprio l'evoluzione dei flussi turistici spiega meglio di ogni altra cosa lo sviluppo di piazza Garibaldi. Dice Antonio Lettera, che da 15 anni è il general manager dello Starhotels Terminus: «Fino a dieci anni fa coprire il 40% dei posti disponibili negli hotel di Napoli era già un successo. Oggi registriamo il tutto esaurito per gran parte dell'anno». Lettera ricorda: «Abbiamo avuto l'emergenza rifiuti, che ci danneggiò moltissimo, ma anche quella della criminalità: la gente aveva paura di venire a piazza Garibaldi. Abbiamo convissuto con il degrado, riuscendo a resistere e a superare i momenti difficili. Oggi la piazza può ancora migliorare, ma i passi avanti compiuti sono stati tanti e i benefici ci sono». Il nuovo volto della piazza, col progetto dell'urbanista francese Dominique Perrault infatti, ha indubbiamente favorito le strutture ricettive e i ristoranti, come conferma il general manager: «Sia l'area commerciale con i negozi che lo spazio pedonale aiutano i turisti a rimanere in piazza, a restare nei pressi dell'hotel a lungo, che così diventa ancora più accogliente».
 

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