Rinasce la chiesa di Palazzo San Giacomo e si trasforma in un laboratorio culturale

Siglato l'accordo tra Federico II e arciconfraternita: visite guidate e convegni, ad aprile le prime attività: coinvolti gli studenti nell'operazione rilancio

La basilica di Palazzo San Giacomo
La basilica di Palazzo San Giacomo
Maria Pirrodi Maria Pirro
Venerdì 3 Marzo 2023, 19:26
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Dentro Palazzo San Giacomo, c’è una basilica che custodisce la tomba del vicerè di Napoli, dipinti di Massimo Stanzione e Luca Giordano. «Bellissima, straordinaria». Risale al 1540. «Ma quanti l’hanno vista?», si domanda il rettore della Federico II, Matteo Lorito, che vuole restituire quel luogo alla città, non solo affidando agli studenti le visite guidate, ma trasformandolo in un laboratorio culturale. 

Per questo, Lorito ha appena siglato un accordo quadro con l’arciconfraternita, proprietaria del tesoro dal 1819, anno in cui tutti gli edifici del complesso in piazza Municipio vennero abbattuti per fare spazio alla sede del Comune. Allora si salvò solo la chiesa, da sette anni off-limits per motivi di sicurezza. Ora nove delle quattordici cappelle sono state restaurate con fondi privati; rifatto il tetto colpito da infiltrazioni d’acqua: può dirsi al riparo il monumento funebre di don Pedro Alvarez de Toledo scolpito da Giovanni Merliano da Nola e custodito accanto a due opere di Michelangelo Naccherino. Con i sepolcri di Ferdinando Maiorca e di sua moglie Porzia Coniglia. E i dipinti di Pietro Bardellino, Domenico Antonio Vaccaro, Andrea Vaccaro, Luca Giordano, Massimo Stanzione. Risolti, dunque, i problemi statici, il complesso può diventare sede di convegni e congressi, quindi laboratorio culturale e tanto altro. «Grazie all’accordo con la Federico II e ai loro studenti formati come guide, ai napoletani e ai tanti turisti che visitano la città daremo la possibilità di scoprire uno scrigno d’arte e di cultura di bellezza impagabile», rimarca Andrea Di Nino, presidente del Comitato per la basilica di San Giacomo degli Spagnoli Partidarios de Santiago. 

Gli studenti sono già al lavoro: «Sono impegnati a elaborare brochure e percorsi, intercettando anche i croceristi», spiega Francesca Marone, responsabile scientifico del progetto per l’Università, che punta a far partire le prime attività tra fine mese e inizio aprile. Oltre 100 i ragazzi chiamati a partecipare all’operazione di rilancio: corsisti, dottorandi, tesisti e iscritti ai master con specifiche competenze in management, comunicazione e indirizzi affini. Annuiscono il governatori della arciconfraternita del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli, Landolfo Ambrogio Caracciolo di Melissano e Giovanni de Lutio di Castelguidone. Il delegato Giuseppe de Vargas Machuca, che con il rettore ha sottoscritto l’accordo, spiega che sono previsti «anche progetti sociali», in linea con l’originaria funzione del sito. Difatti, si parla di didattica dell’arte, inclusiva e accessibile anche a chi soffre di disturbi dello spettro autistico. E l’attività s’intreccia con proposte per bambini, come avviene al Mann e a Palazzo Reale, per combattere la povertà educativa.

Contatti sono in corso con Santiago e Pistoia e realtà collegate alla moda per far partire gli scambi culturali. È nota la passione per i tessuti e gli abiti di Eleonora de Toledo, sposa di Cosimo I de’ Medici, che potrebbe portare a creare brand, gadget e connessioni con alunni delle Accademie e i musei di settore. Il nuovo welfare si unisce così all’imprenditoria sostenibile.

 

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