Sono venute alla luce, durante lo scavo dell’insula nord - occidentale dell’antica città di Ercolano, alcune impronte di foglie impresse nella cenere vulcanica.
I reperti botanici, immortalate in uno scatto, qualche anno fa, da Domenico Esposito, sono state diffuse di recente sul web.
A quanto pare, non è la prima volta che avvengono ritrovamenti del genere. Durante gli scavi archeologici condotti nelle città sepolte, infatti, oltre ai resti botanici provenienti dalle colture in atto sull' antico piano di coltivazione - in gran parte tracce lasciate dalle radici nel terreno e semi di frutti non raccolti - molte sono anche le foglie che spazzate via dalla furia dell'eruzione, si ritrovano oggi impresse nella cinerite del 79 d.C.