Terra dei fuochi, al Parco Virgiliano un'artista ricoperta di rifiuti per denunciare

Terra dei fuochi, al Parco Virgiliano un'artista ricoperta di rifiuti per denunciare
di Giuliana Covella
Sabato 5 Settembre 2020, 09:39 - Ultimo agg. 19:53
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Sarà l'artista, scrittrice e performer Slobodanka Ciric (nella foto di Gianni Biccari) oggi alle 17, sul Belvedere del Parco Virgiliano, la protagonista di un nuovo progetto intitolato «Terra dei Fuochi olim Campania felix». Un'iniziativa divisa tra l'arte e la denuncia sociale, che vedrà la nota artista serba trapiantata a Napoli, porre ancora una volta l'accento su quella muta e drammatica lotta tra l'uomo e l'ambiente. Reduce dal successo dell’ultima performance «Licantropa» che l'ha vista aggirarsi in piazza del Municipio tra i famelici lupi dello scultore cinese Liu Ruowang, l'artista, come lei stessa spiega, si pone l'obiettivo di «rivolgere un chiaro invito alla non belligeranza tra l'uomo e la natura».
 
 

Ciric guarda alla natura come la rivelazione di Dio e all’arte come la rivelazione dell’uomo, usando ancora una volta l’arte come strumento di riflessione ricordando che la natura, il pianeta, l’universo, possono vivere e continuare a generare e rigenerare anche in assenza dell’essere umano. «Noi, al contrario, senza la natura - afferma - non esisteremmo». «Nel lontano 1878 - spiega ancora - il viaggiatore e studioso serbo Milan Jovanović, di cui ho avuto fortuna di tradurre i diari di viaggio, a proposito della Campania Felix scriveva “Vi sono pochi luoghi nel mondo dove il cielo e la terra rivaleggiano nell’elargire le dolcezze che, in un attimo, fanno dimenticare le sventure della dura vita terrena e che, cullandoci nella mite, innocente e bella ala della natura, ci rendono gioiosi per il solo fatto di essere qui, presenti sulla terra, come l’infinitesimo della bellezza del mondo”.

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Anche Plinio il Vecchio - continua la performer - amava questa regione, al punto da coniare la dicitura “Campania illa felix”. Con il termine felix, gli antichi intendevano descrivere una terra feconda e prosperosa. Provo una grande nostalgia di quella “Campania Felix” ormai svanita da tempo per lasciare il posto alla “Terra dei Fuochi”, Terra dolente e sanguinolenta, caratterizzata dallo sversamento illegale di rifiuti e veleni nocivi». Nata da un'idea della stessa Slobodanka, con la direzione artistica di Daniela Marra e i costumi di Natali Ferrary, la performance vedrà l'artista vestita di frutta e verdura lavata e cucita sul vestito di nailon decorato con fiori freschi, reggendo un vassoio con bocconcini di mozzarella e altre prelibatezze campane. Interagendo con il pubblico nei panni di “Campania felix”, la Ciric inviterà i presenti a servirsi e mangiare, strappando gli alimenti dal vestito.

Una volta finito il “banchetto”, la protagonista si sdraierà al centro del Belvedere rimanendo interamente coperta di rifiuti segnati come tossici, cavi, plastica, guanti mascherine, bottiglie di plastica e residui di cibo. Tutt’intorno si accenderà un grande cerchio di fuoco reale, simbolo di ciclicità della vita ma anche di rinascita dalle ceneri come nel caso della Fenice. Infine, entreranno in scena bambini con secchielli di sabbia colorata da versare con l'aiuto degli adulti sul fuoco. E sarà proprio questo gesto, una volta spento il fuoco, a simboleggiare la pulizia di “Campania felix” che rialzatasi dai rifiuti, provata ma orgogliosa, ritroverà il suo antico splendore.
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