Università Parthenope di Napoli, confronto sul nuovo Ccnl «Istruzione e Ricerca»

Un momento di riflessione sulle novità introdotte dal Ccnl e su quanto ancora si deve fare per il futuro

Convegno all'Università Parthenope per il Ccnl
Convegno all'Università Parthenope per il Ccnl
Venerdì 12 Aprile 2024, 15:25
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Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Istruzione e Ricerca”, entrato in vigore dopo lunga gestazione a gennaio, è stato al centro del dibattito promosso dall’Università Parthenope ed al quale hanno partecipato autorevoli rappresentanti del settore, tra i quali il Presidente CoDAU Alberto Scuttari (in collegamento) e la Direttrice della Direzione di Contrattazione dell’Aran Maria Vittoria Marongiu.

Un momento di riflessione per fare il punto sulle novità introdotte dal Ccnl e su quanto ancora si deve fare nel prossimo futuro. Saluti introduttivi affidati al Rettore, prof. Antonio Garofalo: «Personale tecnico amministrativo e docenti devono lavorare insieme in un mondo sempre più complesso e le tre anime degli Atenei: la ricerca, la didattica la terza missione, non possono essere gestite in maniera equilibrata se non in un connubio univoco tra docenti e personale che deve essere valorizzato sempre più dal punto di vista dell’innovazione.

Ci attendiamo da questo contratto una effettiva valorizzazione del comparto».

Inclusione e premialità per valorizzare le professionalità nel nuovo contratto, a parere della dottoressa Marongiu: «è stata una lunga negoziazione perché aveva ad oggetto delle tematiche significative e complesse. Un nuovo ordinamento professionale che possa servire da volano per aiutare le amministrazioni ad individuare le professionalità che servono, a valorizzarle ed a creare un ambiente di lavoro sempre più performante. Gli atenei potranno riconoscere ai dipendenti degli sviluppi professionali legati alla maggiore capacità di svolgere le proprie mansioni».

«Il contratto segna un sicuro punto di discontinuità con il passato e vi sono tanti aspetti positivi ma anche alcune criticità, come è ovvio in un processo evolutivo – ha sottolineato il Presidente CoDAU – in particolare bisogna ragionare sull’organizzazione degli Atenei, strutture nelle quali spesso vi è un dirigente ogni 500 unità di personale, in questo settore la dirigenza ha i numeri più bassi di tutte le pubbliche amministrazioni. Inoltre bisogna dare la possibilità ai giovani di avere prospettive di carriera, in questo modo si avvicinano tanti professionisti a questo settore».

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L’incontro è stato organizzato dalla Dirigente delle Risorse Umane, dott. Alessia Ricciardi ed ha visto gli interventi, tra gli altri, del Direttore Generale dell’Ateneo, dott. Mauro Rocco e del Prof. Marco Esposito.

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