Andrea Cozzolino resta a Napoli: «In Belgio condizioni delle carceri disumane»

Primo round alla difesa: l'udienza per l'estradizione slitta di 14 giorni

L'europarlamentare Andrea Cozzolino
L'europarlamentare Andrea Cozzolino
Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Mercoledì 15 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 12:21
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Vogliono conoscere le carte di questa storia, vogliono leggere le intercettazioni che sono solo accennate (in sintesi) e le eventuali informative di polizia giudiziaria che hanno dato vita agli arresti. Poi hanno richiamato l'attenzione sulle condizioni delle carceri in Belgio, per altro depositando un dossier sul sovraffollamento e sulle condizioni disumane all'interno di quelle strutture penitenziarie. Sono questi i due punti su cui i legali dell'europarlamentare Andrea Cozzolino hanno chiesto e ottenuto delle verifiche, nel corso della udienza che si è celebrata ieri dinanzi alla Corte di appello di Napoli.

Una mossa che ha consentito di ottenere un rinvio al prossimo 28 febbraio, dal momento che i giudici hanno deciso di accogliere le istanze dei difensori di Cozzolino, anche sulla scorta della posizione assunta dalla Procura generale: in aula, è stato infatti il sostituto Pg Paola Correra ad associarsi alle richieste della difesa del parlamentare europeo, in uno scenario che ora non ha più nulla di scontato.

Aula 310, proviamo a riassumere cosa è accaduto nel corso dell'udienza nella quale si decideva sulla richiesta di estradizione di Cozzolino. Arrestato e portato per una notte a Poggioreale, il leader Pd è da sabato agli arresti domiciliari, in quanto finito al centro del cosiddetto Quatargate. In sintesi, il giudice istruttore Michel Claise lo accusa di aver fatto parte di un gruppo formato anche dall'ex europarlamentare Antonio Panzeri e dal suo collaboratore Francesco Giorgi, in grado di «condizionare le scelte dei gruppi politici della Camera Europea, in favore del Marocco».

Cozzolino succede infatti a Panzeri nella guida di una commissione sui paesi maghrebini e, in questa veste, avrebbe ricevuto soldi e regali.

Ed è quest'ultimo il punto sul quale la difesa ha chiesto un intervento ai giudici di Corte di appello: fino a questo momento, ai giudici napoletani non sarebbe stato trasmesso l'intero mandato di cattura europeo, dal momento che l'unica copia è quella notificata dal Gico della Guardia di Finanza a Cozzolino all'atto dell'arresto di venerdì scorso. Sempre su questo punto, c'è un altro rilievo sollevato dalla difesa, evidentemente accolto dai giudici: non è chiaro quali siano gli atti a sostegno del mandato di cattura europeo, visto che nelle carte ci sono solo poche righe a un presunto scenario corruttivo che oggettivamente non è ben specificato. In che senso? Giorgi parla di Cozzolino come l'uomo che avrebbe incontrato due volte l'ambasciatore marocchino in Polonia, ricevendo «alcune decine di migliaia di di euro», ma anche «cravatte e vestiti». Passaggi che alludono a presunte mazzette, per accattivarsi il consenso del leader politico, anche se in assenza di riscontri concreti. Cosa c'è alla base di queste accuse? È possibile visionare l'interrogatorio integrale di Giorgi e le altre «emergenze investigative» che stanno alla base dell'arresto firmato dal Belgio?

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Altro punto decisivo riguarda le condizioni di vita all'interno delle case circondariali belghe. «Abbiamo consegnato - spiegano Conte e Ferraro - un documento del Consiglio d'Europa del 2022 dal quale si evince che le strutture carcerarie del Belgio non sono ordinarie, a causa del sovraffollamento e anche per per le questioni inumane legate alla violenza tra detenuti». I due legali ricordano che «c'è anche una questione di patologia clinica che è evidente ed è agli atti. E anche in relazione a questa circostanza la struttura carceraria dovrà essere adeguata. In sostanza - sottolineano i due avvocati di Cozzolino - chiediamo se e dove si è in grado di garantire un trattamento individualizzato tenuto conto che l'indagato è portatore di una patologia cardiaca che abbiamo documentato». Ora la parola ai giudici, prossima udienza il 28 febbraio, quando lo stesso Cozzolino potrebbe chiedere di raccontare la sua versione sullo scandalo di presunte mazzette che lo vede al centro di una sorta di braccio di ferro giuridico, in una vicenda in cui si attende il ragionamento della magistratura italiana. 

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