Crac Bagnolifutura, danno erariale da 11 milioni: 11 «avvisi» al Comune di Napoli, ecco tutti i nomi

Crac Bagnolifutura, danno erariale da 11 milioni: 11 «avvisi» al Comune di Napoli, ecco tutti i nomi
Venerdì 19 Aprile 2019, 15:16 - Ultimo agg. 20 Aprile, 08:08
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I finanzieri del Comando provinciale di Napoli, su delega della Procura regionale della Corte dei conti, hanno notificato, nei confronti di 11 tra amministratori e dipendenti del comune di Napoli, altrettanti inviti a dedurre per un danno erariale complessivo di 11 milioni e 188mila euro in relazione all’intervenuta condizione di insolvenza  della Bagnolifutura spa.

La società, costituita nel 2002 dalla Regione Campania, dalla Provincia di Napoli e dal Comune, con lo scopo di bonificare e valorizzare le aree dell’ex sito industriale di Bagnoli, è fallita a maggio del 2014 sotto il peso di un’imponente massa debitoria, dilapidando ingenti risorse pubbliche senza conseguire gli obiettivi di riqualificazione prefissati. A margine, è stata rilevata un’ulteriore voce di danno erariale, di ammontare pari a 33 milioni di euro, relativa al depauperamento del patrimonio immobiliare del comune di Napoli per la mancata acquisizione del complesso polifunzionale «La porta del parco», per la quale è stata formulata riserva di azione in attesa della conclusione del contenzioso introdotto dal Comune e tuttora pendente dinanzi alla Corte di Cassazione. 

Gli approfondimenti svolti a cura dei militari del nucleo di polizia economico – finanziaria di napoli, hanno consentito di rilevare significative inefficienze riconducibili alle attività di direzione e coordinamento di competenza dell’amministrazione municipale, quale socio di maggioranza di Bagnolifutura (con una partecipazione di poco superiore al 91%), riscontrabili già a partire dagli anni immediatamente successivi alla costituzione e all’avvio della società.

È stata accertata, in particolare, una condizione di fragilità economico-finanziaria, dovuta a misure inappropriate adottate già nella fase genetica di pianificazione, mai adeguatamente fronteggiata con efficaci iniziative di risanamento, bensì aggravata, nel tempo, attraverso la stipula di transazioni estremamente svantaggiose per le pubbliche finanze, un eccessivo ricorso al credito bancario, l’impiego di personale in eccedenza rispetto alle effettive necessità e il coinvolgimento in eventi non strettamente connessi con gli esclusivi scopi sanciti dall’oggetto sociale, produttivi di rilevanti oneri impropri.

L’analisi della copiosa documentazione acquisita e gli ulteriori accertamenti esperiti - coordinati dal vice-procuratore generale Marco Catalano, sotto la direzione del procuratore regionale Michele Oricchio - hanno permesso di quantificare un danno erariale complessivo di 11 milioni e 188mila euro, importo pari al valore delle partecipazioni detenute dalla Regione Campania, dalla Città Metropolitana e dallo stesso Comune, come iscritte nel bilancio della Bagnolifutura all’atto del fallimento.

Questi i destinatari degli inviti a dedurre:

LUIGI DE MAGISTRIS, sindaco
ROSA IERVOLINO, ex sindaco
ROCCO PAPA, ex vicesindaco 
SABATINO SANTANGELO, ex vicesindaco
FERDINANDO BALZAMO, ex assessore 
LUIGI DE FALCO, ex assessore
SALVATORE PALMA, ex assessore 
RICCARDO REALFONZO, ex assessore
ROSARIA CONTINO, dirigente
GIOVANNI DISPOSTO, dirigente 
GIOVANNI SPAGNUOLO, dirigente

Il sindaco Luigi de Magistris risulta coinvolto in qualità di capo dell'attuale amministrazione in relazione a uno studio di fattibilità affidato a Bagnolifutura e funzionale alla realizzazione delle World Series dell'America's Cup, competizioni di vela svolte a Napoli ad aprile 2012 e ad aprile 2013. Si tratta, fanno sapere dal Comune di Napoli, di una spesa che si aggira sui 100mila euro, di modesta entità rispetto a quella che gli investigatori hanno definito «imponente massa debitoria» che ha poi portato al fallimento della società nel 2014. Dal Comune si dicono «tranquilli» e «fiduciosi che la posizione sarà chiarita». 

 «Voglio chiarire - ha detto il sindaco - prima che escano fuori notizie distorte ed eventuali accostamenti della nostra amministrazione con riferimento al crac di Bagnolifutura, una vicenda che noi abbiamo affrontato fin dall'inizio, per cui abbiamo lavorato al superamento di Bagnolifutura, abbiamo interrotto lo sperpero di denaro pubblico e abbiamo scritto l'accordo con il Governo su Bagnoli dove finalmente ora iniziano i lavori».

La Procura regionale della Corte dei Conti chiede «a noi come amministrazione e quindi a me in quanto sindaco di controdedurre su una spesa che avrebbe fatto Bagnolifutura all'inizio del nostro mandato per la realizzazione della Coppa America che noi continuiamo a ritenere sia stata un vantaggio per la città». All'amministrazione de Magistris - a quanto riferito dal sindaco - vengono contestati 100mila euro. «Siamo tranquillissimi - ha proseguito - perché chiariremo questa posizione e siamo convinti che, come anche in tantissime altre circostanze in questi mesi, riusciremo a chiarire non solo l'assoluta correttezza ma anche che noi non abbiamo mai contribuito a nessun danno erariale. Anzi abbiamo sempre portato soldi, benessere e sviluppo alla nostra città, compresa la realizzazione della Coppa America che voglio difendere perché è stato uno degli strumenti principali che ha rilanciato l'immagine di Napoli nel mondo».

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