Bagnoli, il ministro: sì al piano Manfredi, la colmata resterà

Cabina di Regia, assente la Regione: approvati i progetti già cantierabili

Bagnoli, il ministro: sì al piano Manfredi la colmata resterà
Bagnoli, il ministro: sì al piano Manfredi la colmata resterà
di Luigi Roano
Giovedì 7 Marzo 2024, 23:41 - Ultimo agg. 9 Marzo, 09:58
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Passa la mozione del sindaco commissario per Bagnoli Gaetano Manfredi. L’esito della cabina di regia presieduta dal ministro Raffale Fitto - alla quale ha partecipato anche il ministro per l’Ambiente Pichetto Fratin - sta tutta in una nota vergata dallo stesso Fitto: «Gli interventi, inseriti nel Piano di rigenerazione urbana e di risanamento ambientale approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 2019, riguardano la realizzazione dei lavori di bonifica a terra, la realizzazione di infrastrutture e gli interventi di rigenerazione urbana, il risanamento marino comprensivo della rimozione della colmata, rispetto al quale saranno valutate ipotesi alternative che prevedono una rimozione parziale». Insomma la colmata a mare resterà li dove si trova adesso, lo stesso posto che occupa da un secolo. Per rimozione parziale quello che si intende lo spiega lo stesso Manfredi.

«Si tratta del 10%, la parte maggiormente inquinata». Insomma, ne verrà tolto un solo un pezzettino. Il problema principale dal punto di vista progettuale e finanziario è in via di risoluzione, un mese ancora, forse due e poi il commissario e la struttura di Bagnoli invieranno al ministro per la Coesione anche il progetto di fattibilità tecnica ed economica.

Nella Sala Verde di Palazzo Chigi - dove si è svolta la Cabina di regia - tutto è andato liscio come l’olio nel senso che è durata mezz’ora. Non ci sono state discussioni particolari perché si ha voglia di accelerare e recuperare il tempo perduto visto che di tempo da quando è stato spento l’ultimo altoforno née è passato molto: 30 anni. A fare il resto ci ha pensato il Manfredi commissario di governo con i suoi poteri speciali. «Il tema - dice il sindaco - al di là dei progetti e dei finanziamenti è ambientale, rimuoverla avrebbe un impatto molto forte». Naturalmente la strada maestra che tiene in piedi la decisione di non rimuovere la colmata è quella di restituire la balneabilità al mare dell’area ex Italsider.

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«Alla riunione - si legge nella nota - oltre ai due ministri hanno partecipato il sottosegretario alle Infrastrutture Ferrante; i rappresentanti del ministero della Cultura e l’ad di Invitalia Mattarella. Assente la Regione Campania».

Il sindaco a Fitto ha presentato il fabbisogno finanziario per Bagnoli: che complessivamente è di un miliardo e 200 milioni. Ma senza la colmata la cui rimozione costerebbe 639 milioni la cifra viene letteralmente dimezzata. Il dossier che Manfredi ha dato a Fitto finisce nel comunicato del ministro che lo inquadra così: «La cabina di regia ha preso atto che i progetti risultano rapidamente cantierabili e di natura strategica, ne ha approvato le schede tecniche e chiesto al commissario di inviarle formalmente alla Regione Campania e al ministero per la Coesione».

Il ministro rassicura che il risanamento di Bagnoli andrà avanti: «Sono molto soddisfatto, ringrazio il sindaco di Napoli, Manfredi, nella sua qualità di commissario straordinario, l’amministratore delegato di Invitalia Mattarella e gli altri ministri interessati che hanno consentito la realizzazione di questo primo importante risultato» le sue parole.

La sostanza della giornata sta nel fatto che il Governo ha dato il via libera a tutto quello che è cantierabile e strategico e poiché le bonifiche a terra sono già cantierizzate e finanziate questo significo che c’è la volontà da parte del Governo di mettere mano alle bonifiche a mare e alla parte infrastrutturale del Sin - Sito di interesse nazionale - di Bagnoli e Coroglio. Manfredi nel corso della sua asciutta relazione ha messo in campo un altro argomento che ha trovato il favore del Governo. Vale a dire l’allargamento del perimetro del Sin alle aree confinanti e questo per rendere omogenei gli interventi che sono in campo. Manfredi ha messo agli atti anche la volontà della Federazione italiana tennis di installare nel Parco dello sport di Bagnoli, la cui bonifica sarà ultimata a metà dell’anno prossimo, un centro federale di livello nazionale dove far crescere tanti Sinner.