Comune di Napoli in rosso, patto bipartisan: «Subito la legge spalmadebiti»

Comune di Napoli in rosso, patto bipartisan: «Subito la legge spalmadebiti»
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 7 Maggio 2021, 08:30
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Anche ieri a lanciare l'allarme è stato il sindaco Luigi de Magistris. Naturale se Napoli ha bisogno con urgenza di una norma che la salvi dalla morsa dei debiti. Colpa anche della sentenza della Corte costituzionale, l'altro giorno, che ha bocciato la norma spalmadebiti ed ha accelerato la richiesta di tutti i partiti a fare qualcosa. Non solo per Napoli ma per moltissimi comuni che rischiano. Da 400 ad un migliaio, medi e grandi, e localizzati per la maggior parte nel Mezzogiorno. Una tagliola che scoraggia, in vista delle amministrative, qualsiasi candidato. Timoroso di dover diventare sindaco ma avere praticamente le mani legate. Scenario comune a tutti gli schieramenti politici che ora chiedono un'accelerazione.

Con la viceministra grillina Castelli che sta organizzando per la prossima settimana un tavolo al Mef con tutte le forze politiche e gli enti locali. «Sono contento che ci sia la convergenza di tutte le forze politiche. È necessario intervenire con una norma ad hoc per sostenere i comuni in dissesto e in pre-dissesto», è il commento del ministro Luigi Di Maio

«I nostri comuni rappresentano i pilastri su cui si regge l'intero impianto del Paese. E non possiamo consentire che in alcuni di essi non si riescano più a garantire neppure i servizi minimi, né possiamo starcene fermi a guardare mentre città come Napoli vanno a picco. Chiunque si troverà a governare territori come il nostro capoluogo, dovrà avere le risorse per poterlo fare o non resterà altro che dichiarare default e sarebbe una sconfitta per tutti», spiega Luigi Iovino, deputato M5S e che conferma l'impegno del suo partito. Sulla stessa linea anche il Pd con la senatrice Valeria Valente: «È chiaro che per il livello cui è giunta la tenuta dei conti del Comune di Napoli è necessario ormai pensare e costruire percorsi straordinari in grado non solo di dividere responsabilità della vecchia amministrazione dalle sorti della città, ma anche capace di evitare che a fare le spese di questo disastro amministrativo finanziario siano le generazioni future.

Le risorse che arriveranno grazie al recovery plan saranno preziose per la ripartenza, ma dovranno trovare una macchina efficiente e funzionante e non potranno certo essere usate per ripianare debiti pregressi». 

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Dal centrodestra tira stessa aria. Ma con qualche distinguo come fa notare il parlamentare Fi Paolo Russo: «Una cosa è la cronica incapacità del comune alimentata da inefficienze e incapacità di ridurre le spese; altra è la sentenza della Consulta che, ex post, mette in perdita bilanci originariamente in pareggio. Serve una norma per allungare i tempi di ammortamento ma evitiamo di fare gli stessi errori: due anni fa il Comune di Napoli fu salvato ma la situazione poi è peggiorata». E così la Lega con Gianluca Cantalamessa: «In liena di massima sono d'accordoi che si aiutino i comuni che stanno soffrendo ma a patto che ci siano piani di risanamento e assunzione di responsabilità da parte delle amministrazioni». 

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