Donne contro in casa de Magistris, la compagna di Claudio attacca: cambi inutili in giunta

Donne contro in casa de Magistris, la compagna di Claudio attacca: cambi inutili in giunta
di Valerio Esca
Giovedì 14 Novembre 2019, 07:00 - Ultimo agg. 12:43
3 Minuti di Lettura

Il rimpasto finisce in famiglia. Non una qualsiasi, ma quella del sindaco de Magistris. A suon di post sui social, le due first lady, Maria Teresa Dolce (Greta Fiore su Facebook), moglie del primo cittadino, e Paola Lattaro, compagna di Claudio de Magistris, esprimono il loro giudizio rispetto ai cambi in giunta voluti dall'ex pm. In fin dei conti sono entrambe impegnate politicamente: la moglie del primo cittadino è la vera anima del movimento demA, mentre la seconda sono anni che si spende per progetti nel terzo settore. La compagna di Claudio ieri è entrata a gamba tesa sulle scelte del sindaco, ma la sua critica si rivolge anche al braccio destro del primo cittadino, ovvero il capo di gabinetto e direttore generale Attilio Auricchio, che apostrofa con un nomignolo che è tutto un programma: «Capitano di Vascello».

LEGGI ANCHE L'addio di Nino Daniele: «De Magistris è al capolinea»

«Esattamente qual è il senso di cambiare assessori a un anno e mezzo dalla fine del mandato?» scrive la Lattaro: «Tra quelli fatti fuori c'è chi doveva andare via molto tempo fa (probabilmente si riferisce a Roberta Gaeta, ex assessore al Welfare, contro la quale si era espressa pubblicamente in passato, ndr). Ma a quanto pare - ecco l'affondo ad Auricchio - si trattava di intoccabili del Capitano di Vascello. Ora purtroppo, in pochi mesi, temo non si riuscirà a porre rimedio ai disastri di anni. Poi ci sono deleghe importantissime tolte a chi, invece, ha lavorato per la città con eleganza, con sobrietà, e messe nelle mani di chi non solo ha meno competenze, ma che, per storia e profilo, inevitabilmente rischia di creare spaccature profonde. E mi domando perché?». A chi si riferirà Paola Lattaro, al passaggio di consegne tra Nino Daniele-Eleonora de Majo? Ci tiene poi a rimarcare come non si tratti di una polemica immotivata e che il suo post sia spinto dal «dolore per certe scelte che mi sembrano - aggiunge - senza senso, se non quello di seguire vecchie logiche di distribuzione delle poltrone per ottenere consenso». Chiude con un'amara riflessione: «L'idea iniziale era bellissima, alta, una speranza. Poi è stato dato spazio a troppe persone la cui ambizione personale veniva prima del bene della città e sono stati allontanati quelli che, facendo emergere criticità e necessari cambi di rotta, avrebbero potuto contribuire a scrivere pagine belle di questa esperienza. Non era questo, sinceramente, quello in cui avevo creduto».

LEGGI ANCHE Napoli, anche Salvini contro la nomina della de Majo

Il giorno prima invece era stata la moglie del sindaco de Magistris a correre in soccorso del marito, molto criticato anche all'interno di demA per le scelte attuate in questo ultimo rimpasto di giunta. «Ho letto di tutto - sottolinea Dolce - persone che hanno in passato attaccato inspiegabilmente (e spesso boicottato) alcuni degli assessori usciti ed oggi, invece, si dicono indignati per l'uscita stessa, soggetti che dicono che la cultura a Napoli oggi è finita, che giudicano, come sempre accade, sulla base del proprio metro, considerando questo rimpasto una inaccettabile bocciatura per taluni ed una inadeguata promozione per altri. Mi fido delle motivazioni e delle scelte del sindaco, che è sempre la stessa persona.

Il tempo ci dirà».

© RIPRODUZIONE RISERVATA