Coronavirus, Caldoro: «Perché solo in Campania il cibo a domicilio è vietato?»

Coronavirus, Caldoro: «Perché solo in Campania il cibo a domicilio è vietato?»
Martedì 14 Aprile 2020, 14:46 - Ultimo agg. 19:51
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«Ripartire in sicurezza, vuole dire due cose: soldi in tasca a cittadini e imprese e via libera alle attività possibili garantendo salute ai lavoratori». Così Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania. «Per ripartire in sicurezza - rilancia Caldoro - bisogna garantire, immediatamente, soldi in tasca a cittadini e imprese, quelli annunciati dal Governo e dalla Regione ed adesso bisogna assicurare almeno 1000 euro a chi ha più bisogno».

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«Non si capisce perché solo in Campania è vietata la consegna del cibo a domicilio, - dice ancora Caldoro - solo qui si impedisce a pizzerie, ristornati e pasticcerie di lavorare, adesso è vietato anche alle librerie ed alle cartolerie. Bisogna riaprire, garantendo la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori». «Bisogna riaprire tutte le attività possibili - afferma Caldoro, che ha proposto lo stop alle tasse - e considerare, in questa fase la manutenzione per il settore alberghiero, dei lidi e della cantieristica». «I cittadini Campani hanno dimostrato responsabilità, è il tempo della tutela della salute, garantendo test e dispositivi di sicurezza a tutti quelli che riprendono le attività, e della ripresa economica», conclude il capo dell' opposizione di centrodestra nel Consiglio regionale della Campania. 
 

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