Ctp Napoli, si accelera: uno spiraglio per gli stipendi arretrati

Ctp Napoli, si accelera: uno spiraglio per gli stipendi arretrati
di Pasquale Guardascione
Martedì 1 Febbraio 2022, 10:00
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Hanno manifestato e bloccato ieri sera piazza Trieste e Trento a Napoli per far sentire la loro protesta i lavoratori del Ctp. Attendono ancora il pagamento dello stipendio del mese di dicembre e soprattutto vogliono avere notizie e garanzie sul loro futuro occupazionale. Nel vicino palazzo della prefettura era in corso una riunione tra i rappresentanti di Città Metropolitana, Regione e sindacati: si è concordato di chiedere all'amministratore unico di Ctp, Augusto Cracco, di valutare la possibilità di modificare o sospendere la clausola apposta sul verbale dell'accordo siglato il 28 gennaio presso Palazzo Santa Lucia, che subordinava il pagamento degli stipendi all'ok dei commissari del concordato, che saranno nominati domani dal Tribunale di Napoli. In alternativa, dovrebbe essere lo stesso Cracco a chiedere l'autorizzazione al Tribunale. «Nell'ipotesi in cui ciò non avvenisse, preso atto dell'interruzione di pubblico servizio risalente al 20 dicembre scorso - si legge nel verbale della riunione - e della necessità pubblica d'intervenire, la Città Metropolitana di Napoli subentrerà nel pagamento della retribuzione del mese di dicembre e tenendo conto delle determinazioni che verranno prese dal Tribunale di Napoli, s'impegnerà ad effettuare altri interventi». Inoltre è stata decisa la convocazione di un apposito tavolo di crisi presso la Regione a partire da domani, giorno in cui c'è l'udienza in Tribunale per discutere la richiesta di amministrazione straordinaria. E, soprattutto, la Regione si è impegnata a far arrivare in cassa i soldi che servono per gli stipendi e non solo: circa un milione e 300mila euro.

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«Finalmente siamo riusciti a siglare un verbale che ci daà speranza per gli stipendi arretrati e avvia un tavolo per risolvere le sorti dei 500 lavoratori di Ctp», dichiara Alfonso Langella, segretario di Fit Cisl: «Da domani avvieremo una discussione che porti alla soluzione e che garantisca dipendenti e cittadini. Auspichiamo in tempi brevi che un'azienda pubblica si sostituisca a Ctp». Intanto continuano i disagi per i pendolari dell'area nord di Napoli, dell'area flegrea e del litorale domitio, lasciati a piedi da più di un mese. I sindaci sono preoccupati e lanciano un appello. «Esprimo solidarietà ai dipendenti Ctp che stanno vivendo da mesi una situazione difficile - dice Luigi Sarnataro, sindaco di Mugnano - Ciò che mi preoccupa maggiormente è che chiusa la vicenda giudiziaria i nostri territori rischiano di restare senza un serio ed efficiente servizio di trasporto pubblico su gomma». L'amministrazione comunale di Mugnano ha istituito da alcuni anni due linee di navette che collegano la città con la metro di Chiaiano. «Abbiamo cercato - spiega l'assessore al ramo Carmen Ausilio - di integrare il servizio di trasporto pubblico. Ma non bastano». «Con la rescissione del contratto per inadempimento avviata dalla Città Metropolitana, i nostri territori rischiano di rimanere totalmente sprovvisti di qualsiasi linea di trasporto pubblico», dice Giacomo Pirozzi, sindaco di Calvizzano: «Chiediamo soluzioni che puntano alla tutela delle nostre comunità». 

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