De Luca: «Meloni parla di Nazione, a me fa venire l'orticaria. Pd? Partito inutile»

Il governatore sferza il suo partito: «Parlano sanscrito, mentre il linguaggio di Meloni funziona»

De Luca alla presentazione del libro
De Luca alla presentazione del libro
Martedì 7 Novembre 2023, 20:08 - Ultimo agg. 21:07
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«Meloni dice sempre la parola Nazione. Non ha mai detto Stato, Paese. Questo mi fa venire l'orticaria». Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso di un incontro al Tennis Club Napoli. «Il concetto di Nazione - ha spiegato De Luca - è un concetto storico ideale di valore, lingua, memoria. Ma se parli delle infrastrutture, delle fogne e dei ponti, parli delle strutture del Paese e non c'entra la Nazione. In più la parola Nazione fu quella tradita dal fascismo, che in Italia ci ha portato a perdere tanti territori nei loro anni. Quindi oggi le dico di non parlare di Nazione, perché noi possiamo farlo, tu non hai titolo per parlarne».

Dell'attuale presidente del Consiglio De Luca dice: «Il Pd ha consegnato l'Italia nelle mani diciamo della destra ideologica. Volevo dire dei fascisti ma diciamo la destra ideologica.

Meloni poteva fare la destra europea, costruendo una grande forza di destra italiana, ma non ha fatto i conti con la destra del passato per riuscire a fare quella destra come in Inghilterra, in Germania, in Francia». 

«Oggi il Pd che abbiamo è inutile, non può essere una vera alternativa al Governo, non puoi fare la sintesi delle grandi culture politiche del Paese senza darti un programma per convincere ed entusiasmare chi intendi mandare al Governo dell'Italia. Io sfotto i colleghi dicendo loro che parlano sanscrito».

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Per De Luca invece il linguaggio di Giorgia Meloni funziona, portando voti a Fratelli d'Italia: «Sul tema dei migranti - dice - la Meloni ha il suo maggiore fallimento, perché abbiamo il doppio di migranti in arrivo. Ma le sento dire sempre il suo lavoro sul tema della sicurezza e per frenare gli arrivi. Parlare del problema alla fine alimenta la fiducia. Su questa linea faccio l'esempio sul Pd e il suo rapporto con la classe operaia. Il Pd parla del salario minimo ma non ha ancora capito perché gli operai hanno votato a destra, per la Lega e per Fratelli d'Italia. Lo fanno perché dal punto di vista storico e ideale non abbiamo capito la trasformazione della figura operaia, che una volta pensavano a lasciare una casa ai loro figli, oggi invece pensano a vederli laureati e che facciano vite diverse».

 

De Luca ha anche espresso forti dubbi sulla classe dirigente del Pd: «Io penso - ha detto - che quando un partito arriva al fallimento elettorale ci si chiede chi sono i responsabili. Invece c'è ancora il gruppo dirigente che io chiamo anime morte. Non ho visto domande su chi era al top alle scorse elezioni Politiche, che invece vanno chiamati nome per nome. E invece tutti i marpioni sono ancora lì. Sembrano turisti svedesi come dico nel libro, perché sono dieci anni che sono lì a fare una volta il segretario, una volta il ministro, un'altra il leader. A un certo punto ci deve essere giudizio di merito - ha concluso - altrimenti se non cambi, l'Italia non la governi mai». 

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