Elezioni comunali a Napoli, ingorgo di liste civiche: è derby nel centrodestra tra Taglialatela e Rivellini

Elezioni comunali a Napoli, ingorgo di liste civiche: è derby nel centrodestra tra Taglialatela e Rivellini
di Carlo Porcaro
Lunedì 15 Marzo 2021, 08:30
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È boom di liste civiche nel centrodestra in vista delle comunali. Nascono fuori dai partiti della coalizione, ma presentano un grado di civismo alquanto annacquato dalle inequivocabili origini del tutto politiche dei promotori. Perché se Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega non intendono assolutamente rinunciare ai rispettivi simboli e lo hanno ribadito chiaramente al probabile candidato sindaco Catello Maresca, la storica classe dirigente del centrodestra sta dando vita a liste personali per trovare una collocazione autonoma.

È il caso, per esempio, di Salvatore Varriale, ex assessore comunale Dc nella Prima Repubblica, parlamentare e capo del Dipartimento Bilancio durante la stagione Caldoro in Regione, con la sua associazione Insieme ci siamo sarà il motore della lista Maresca sindaco: con lui potrebbero esserci anche l'avvocato Sergio Pisani (che per il magistrato promosse un comitato per una sua candidatura alle regionali) ed il consigliere comunale Mimmo Palmieri. Poi un altro storico dirigente della destra cittadina come Marcello Taglialatela, dopo un primo ammiccamento con la Lega, sta lavorando per posizionare la sua lista Campo Sud sempre a sostegno dell'ex pm anticamorra. Infine, c'è un terzo politico di professione, l'ex europarlamentare di Alleanza Nazionale poi passato nelle fila di Fratelli d'Italia, Enzo Rivellini: lancerà la lista Napoli Capitale, ma è ancora indeciso se a supporto di Maresca o del candidato civico Riccardo Monti. «Andremo con chi avrà possibilità concrete di vincere ammette lui stesso -. Napoli Capitale sarà presente alle amministrative come nel 2016 dove prendemmo un consigliere e ne avremmo eletti tre se avesse vinto Gianni Lettieri: stiamo raccogliendo disponibilità sia per il Comune che per le dieci Municipalità». Lo slittamento delle elezioni da maggio a ottobre ha congelato molte operazioni di aggregazione, ma intanto nell'area di centrodestra si registra il pressing nei confronti di tre donne in prima linea nel proprio settore di competenza. Si tratta di Annamaria Colao, primario di Endrocrinologia all'Università Federico II, di un'altra docente di Medicina la dermatologa Gabriella Fabbrocini (trascorsi in passato con il Nuovo Centrodestra) ed infine dell'ex segretaria regionale della Cisl Lina Lucci.

Tre donne molto attive sul piano associativo e quindi considerate attrattive dalla politica in tempi in cui la mobilitazione verso le urne è scarsa. 

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Nel frattempo, i partiti del centrodestra stanno intensificando l'opera di rinnovamento interno per provare a presentarsi con volti il più possibile nuovi alle elezioni. La Lega a Napoli, guidata da Severino Nappi con una linea comune definita insieme col neo-coordinatore regionale Valentino Grant, ha avviato da mesi un percorso di allargamento alla società civile: in settimana hanno aderito numerosi liberi professionisti a sostegno del progetto di Matteo Salvini. Forza Italia si appresta a varare nuovi assetti interni: giovedì è in programma una riunione dei massimi dirigenti locali con il coordinatore nazionale azzurro Silvio Berlusconi per procedere a nuove nomine al coordinamento regionale, provinciale e cittadino nell'ottica di siglare la pace tra le fazioni che si sono fatte la guerra fino all'altro giorno: probabile la scelta di un vicario di Domenico De Siano ed un cambio su Napoli città, ma Stanislao Lanzotti sta già lavorando autonomamente alla creazione di una lista Azzurri per Napoli, insieme all'ex consigliere regionale Pietro Diodato e all'avvocato Raffaele Di Monda

La sfida per Palazzo San Giacomo è in salita, questa è la consapevolezza comune. Del resto manca ancora l'ufficialità del candidato. Maresca potrebbe avere a suo sostegno oltre ai tre partiti, almeno cinque formazioni di natura civica. Il confronto informale prosegue infine con singoli esponenti politici, a partire da alcuni dirigenti di Italia Viva. Se non verrà convocato il tavolo nazionale dei leader di centrodestra per stabilire come suddividersi le candidature tra Napoli, Roma, Milano e Torino, non si arriverà a sciogliere le riserve sul sostituto procuratore. 

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