Fratelli d'Italia verso il congresso, affondo di Sergio Rastrelli: «No alle correnti interne»

Marco Nonno e Diego Militerni pronti a scendere in campo per la guida del partito

Sergio Rastrelli a Caivano
Sergio Rastrelli a Caivano
di Dario De Martino
Venerdì 17 Novembre 2023, 07:10 - Ultimo agg. 18 Novembre, 09:45
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Si accende il clima in vista del congresso di Fratelli d'Italia. Mentre si fa sempre più concreta l'ipotesi del 21 gennaio come possibile data per il voto, arriva l'intervento Sergio Rastrelli, attuale commissario del partito in città: «Ripudiamo forme di correntismo interno». Un intervento, riferiscono più voci all'interno del partito, rivolto con ogni probabilità a Marco Nonno e Diego Militerni, i due esponenti pronti a scendere in campo per la guida del partito in città. Il primo, consigliere regionale decaduto dopo la condanna in Appello a due anni per gli scontri anti-discarica di Pianura nel 2008, ha voglia di rivalsa dopo un periodo di isolamento all'interno del partito ed è stato tra i più attivi nella fase del tesseramento. Inoltre, nelle scorse settimane, Nonno è andato fino a Roma dove avrebbe parlato con la segretaria nazionale Arianna Meloni. Un incontro definito «cordiale» dallo stesso Nonno durante il quale si sarebbero superate alcune incomprensioni. A sfidare Nonno dovrebbe esserci l'avvocato Diego Militerni, candidato non eletto al consiglio comunale, che pure si è attivato parecchio contribuendo a far crescere la quota di iscritti al partito. Ma spuntano anche altri nomi come Luigi Rispoli e Giovanni Bellerè

«Dico sì alle candidature avanzate e di altri che si sono mossi sul tesseramento, come Luigi Rispoli e Giovanni Bellerè.

Hanno aspettative di crescere ancora e noi riconosciamo il merito di chi dal basso si impegna nella politica per i cittadini», le parole del senatore. Ed ecco l'affondo. «Siamo sempre stati un partito vivo e vivace ma allo stesso tempo ripudiamo forme di forte correntismo interno. La sfida è sull'impostazione politica unitaria, non sul confronto tra persone e gruppi contrapposti. Non mi spaventano le candidature che indicano come in diversi territori ci sono identità diverse che devono fare sintesi. Per il congresso ci saranno ulteriori e altrettanto credibili candidature (i già citati Rispoli e Bellerè) che ritengo eccellenti, ricordando però che il partito deve crescere in vista delle sfida future e serve un'identità riconoscibile», dice Rastrelli. Insomma: un richiamo a tutti affinché il partito sia unito e segua la linea dettata a livello nazionale. Ma soprattutto, nelle parole del commissario, la volontà di non trasformare il congresso napoletano in una lotta tra blocchi di potere interni al partito che rischiano di riportare Fratelli d'Italia agli scontri interni prima del commissariamento Rastrelli. «Da commissario uscente dico che serve un congresso aperto, che tracci con grande coraggio la linea politica, che sappia dare un forte segnale. Il partito si comporta oggi come una comunità che dialoga fortemente con i territori e la crescita delle tessere indica che stiamo andando nella giusta direzione», aggiunge il senatore. Con l'occasione, Rastrelli si tira fuori, come già raccontato da questo giornale, dalla corsa a meno che non ci sia una richiesta del partito a livello nazionale: «Restiamo a disposizione del partito, chiunque dovrà rispettare le decisioni, il mio auspicio di ordine personale è di concentrarmi sempre di più sul fronte parlamentare». 

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Intanto, ufficializzate altre date per il congresso dopo quello di Benevento. Il 25 e il 26 ci sarà il voto a Caserta, il 9 e il 10 dicembre a Salerno. Per Napoli, invece, le ipotesi più concrete sono quelle del 14 gennaio per il congresso provinciale e del 21 gennaio per quello cittadino. Anche a livello provinciale c'è aria di competizione anche se l'uscente Michele Schiano di Visconti pare in vantaggio. Largo, però, il fronte degli sfidanti: dall'acerrano Raffaele Barbato, sostenuto tra gli altri da Luca Scancariello e dal consigliere metropolitano Giuseppe Nocerino, al sindaco di Palma Campania Nello Donnarumma

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