Gaetano Manfredi candidato sindaco di Napoli, ecco la prima sfida: «Priorità alla cultura»

Gaetano Manfredi candidato sindaco di Napoli, ecco la prima sfida: «Priorità alla cultura»
di Luigi Roano
Sabato 29 Maggio 2021, 09:03 - Ultimo agg. 30 Maggio, 18:30
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Chi lo ha visto, in pochissimi oltre la sua famiglia, racconta che il giorno dopo il suo sì alla candidatura a sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi lo ha vissuto in un «caos calmo» dove all'euforia per la discesa in campo ha alternato una giornata di lavoro vera. Fatta di incontri per iniziare a organizzare la squadra che lo dovrà sostenere in questa lunga campagna elettorale, e di telefonate, quelle sì politiche, anche ai massimi livelli. Ha incassato una promessa dal segretario nazionale del Pd Enrico Letta. La prima uscita per la campagna elettorale la farà a Napoli e con lui. Una tappa che dovrebbe consumarsi entro due settimane. Napoli del resto è l'unica grande città del Paese dove l'alleanza giallorossa andrà al voto di ottobre unita sin dal primo turno. È stato firmato un Patto per Napoli anche dalle altre due gambe dell'alleanza, Giuseppe Conte per i grillini e Roberto Speranza per Leu. E non è escluso che la campagna elettorale per le amministrative il centrosinistra allargato al M5S la apra proprio qui a Napoli, il nuovo laboratorio politico che porta i colori del gonfalone di Napoli. Ieri è stata tracciata una road map anche a livello locale che lo dovrà portare poi al primo confronto con la coalizione e con il suo partito di riferimento, il Pd. Un contatto telefonico c'è stato con Marco Sarracino segretario metropolitano del Pd, i due poi intorno a mezzogiorno si sarebbero pure visti, ma su questo faccia a faccia non ci sono conferme e nemmeno smentite, per stilare una tabella di marcia a tappe molto forzate. Sarracino e Manfredi si sono parlati perché il segretario ieri ha convocato la direzione del partito dove ha fatto il punto su Manfredi candidato. E la direzione ha votato all'unanimità la relazione del segretario affidandogli il mandato di proporre al tavolo della coalizione di centrosinistra il sostegno alla candidatura dell'ex ministro. Dopo il via libero della direzione del Pd Sarracino ha fatto il secondo step, vale a dire che ha convocato per lunedì il tavolo della coalizione. La seconda sede dove dovrà essere ratificata la candidatura di Manfredi. E se nel Pd - deluchiani compresi - non c'erano dubbi sull'unanimità, qui la questione potrebbe complicarsi un po'. Che ci siano ancora tensioni con i mastelliani, Europa Verde e i renziani di Italia viva non è un mistero. Nulla contro Manfredi, il loro problema è il rapporto con i grillini che saranno osservati speciali anche dei deluchiani che reclamano lealtà anche alla Regione. Le 48 ore che mancano all'appuntamento di lunedì Sarracino le dovrà utilizzare per avere un sì alla candidatura non a maggioranza ma all'unanimità. Altrimenti la coalizione potrebbe perdere qualche pezzo. Non è prevista la presenza di Manfredi all'incontro, prassi vuole che a investire come candidato sindaco l'ex rettore deve essere la coalizione firmando una vera e propria intesa. Ma che Manfredi incontrerà la coalizione a strettissimo giro, non è escluso nemmeno che ciò possa accadere dopo la ratifica, è un fatto certo. Sarracino inquadra così il momento: «La buona politica vince sempre. Abbiamo prodotto un lavoro altamente qualificato in questi mesi difficili. Oggi, finalmente, dopo 10 anni, il Pd è nelle condizioni di poter vincere le prossime elezioni amministrative». Sarracino aggiunge: «Lo faremo con una coalizione larga, ma politicamente connotata. Orgogliosa, a differenza dei nostri avversari, di presentarsi con i propri simboli di partito. Unita da un Patto per Napoli che cambierà le sorti della nostra città. Per questo mi rivolgo a tutti i nostri concittadini con un appello: sostenere la candidatura di Gaetano Manfredi significa sia voler scrivere una nuova storia per Napoli con un programma ambizioso e concreto, sia sconfiggere la destra di Matteo Salvini, che, come ogni napoletano sa, ha sempre lavorato contro gli interessi della nostra città».

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La prima uscita pubblica Manfredi l'ha fatta non in presenza partecipando a due incontri web con al centro il suo pane quotidiano: la cultura come strumento di crescita e la scienza dell'amministrazione.

Il primo è stato organizzato dalla Siedas - Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo - dove ha tenuto una Lectio Magistralis dove qualche spunto su dove agirà l'ex ministro se sarà eletto sindaco è venuto fuori. Il primo asset strategico sarà la cultura. «Una società più colta - dice - è anche una società più democratica, l'investimento sulla cultura è una scelta politica e strategica che ho fatto nel Governo Conte quando ero ministro». Quindi nel pomeriggio un webinar in collegamento con il circolo Pd di Ercolano sulla scienza dell'amministrazione. 

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