Lega, Zinzi: «Dal Covid alle ecoballe De Luca dà i numeri»

Il deputato: terzo mandato, da noi nessun assist

Giampiero Zinzi
Giampiero Zinzi
di Dario De Martino
Sabato 20 Gennaio 2024, 11:30
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«Dati falsi» sulla spesa dei fondi europei della Regione. Questa l'accusa mossa dal governatore Vincenzo De Luca a parlamentari e ministri di centrodestra.

Gianpiero Zinzi, deputato campano della Lega, come rispondete a queste accuse?
«Il re dei dati non corretti è lui: dalla gestione della pandemia allo smaltimento delle ecoballe peraltro ancora lì, De Luca è solito dare i numeri. Ma ormai i cittadini campani sono abituati, è un disco rotto».

Entriamo nel merito: De Luca chiede lo sblocco immediato dei fondi sviluppo e coesione, si tratta di 6 miliardi che dovrebbero arrivare in Campania. Come si può sbloccare la situazione?
«È certamente una questione complessa che richiede buonsenso da parte di tutti.

Tra ottobre e novembre la Regione ha formalizzato, sulla base dell'imputazione programmatica della delibera Cipess 25/2023 di agosto scorso, una proposta di interventi e linee di azione da candidare al finanziamento nell'ambito della quota di Fsc 2021-2027 (5.987 milioni di euro) ancora da assegnare. Per alcuni progetti e linee di azione la Regione ha indicato un cospicuo cofinanziamento con altre risorse - per circa 12 miliardi di euro - di dimensioni tali da imporre una puntuale istruttoria di verifica dell'effettiva disponibilità delle risorse. Nei prossimi giorni proseguirà il confronto tecnico per giungere ad un'intesa».

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Nonostante le liti, però, con De Luca c'è un punto di sinergia: sia lui che la Lega vogliono il terzo mandato.
«In realtà c'è più di un punto. Il governatore ha sposato la nostra proposta di abolire il numero chiuso a medicina e anche sull'autonomia differenziata, fino a qualche tempo fa, era di tutt'altro avviso con tanto di delibera di adesione approvata in giunta regionale. Quanto al terzo mandato, per il centrodestra non vedo nessun problema all'orizzonte, solo un confronto interno com'è giusto che sia tra alleati. Semmai il problema è di De Luca perché i suoi principali avversari sono all'interno del Pd».

Non teme che le vostre posizioni sul terzo mandato siano un assist a De Luca?
«È un assist a chi ha lavorato bene, semmai. E non mi pare sia il caso di De Luca. Penso sia importante però spiegare un principio: siamo in democrazia e l'avversario si batte sul campo. Il prossimo governatore della Campania sarà di centrodestra, non c'è dubbio».

Intanto in aula e nelle piazze si discute di autonomia differenziata. Un provvedimento bandiera della Lega che crea molte preoccupazioni al Sud.
«L'autonomia consente alle Regioni che hanno un potenziale di esprimerlo. Penso ai beni culturali per la Campania, ma è solo uno dei tanti esempi che riguardano il nostro territorio. Ma è chiaro che c'è bisogno di una classe dirigente all'altezza per vincere questa sfida, cosa che ci è mancata negli ultimi dieci anni di governo deluchiano».

Intanto il gap sui servizi pubblici tra Nord e Sud è tuttora esistente. Come riequilibrare questo rapporto?
«La sanità è uno dei grandi disastri di De Luca. Basterebbe guardare ai flussi della mobilità sanitaria regionale. I pazienti campani devono scappare al nord per curarsi perché le strutture sanitarie e l'organizzazione, malgrado il lodevole impegno dei medici e di tutti gli operatori di settore, sono assolutamente carenti. I dati della fondazione Gimbe posizionano la Campania al terzo posto per l'indice di fuga dei pazienti e addirittura al secondo per il saldo negativo, definito "rilevante", per la mobilità sanitaria. E questo accade perché la Sanità è stata lottizzata. È diventata un terreno di caccia per il consenso politico, come dimostrano le nomine di tanti direttori generali delle Asl. Vogliamo poi parlare dei pronto soccorso che non funzionano, degli ospedali chiusi, delle invasioni di barelle nei corridoi e nei reparti»?

Torniamo a De Luca, ha detto che è pronto a sfidare pubblicamente chiunque sui nodi della sanità campana.
«Non ho mai avuto alcun problema a ribattere alle "balle" di De Luca quando ero in Consiglio regionale. Dove e quando vuole, sono sempre disponibile al confronto. La vera domanda è invece se, prima o poi, De Luca davvero organizzerà una di queste leggendarie sfide pubbliche di cui parla da anni senza però che se ne sia vista una...».

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