«L'ho detto tante volte il 60% della Campania è Napoli e la sua area metropolitana e nessuno può pensare che possa esistere la regione senza Napoli: vediamo nell'archivio di Stato, visto che stiamo parlando di questo, quante volte è citata Napoli e quante la Campania». Sbotta, a modo suo, ma sbotta il sindaco Gaetano Manfredi ed è una novità perché è la prima volta che accade. E ratifica che l'idillio con il Presidente della Regione Vincenzo De Luca è ai minimi termini e siamo solo a sei mesi dall'inizio della consiliatura. Il sindaco parla a Palazzo Carafa dove è stata sottoscritta tra Comune, Archivio di Stato e Soprintendenza Archivistica e bibliografica della Campania, la convenzione per il deposito della documentazione archivistica del Comune presso la sede sussidiaria dell'Archivio di Stato in via Egiziaca a Pizzofalcone.
Si parla dunque di cultura e le parole di Manfredi sono la replica al Presidente della Regione Vincenzo De Luca che tutti i giorni ricorda che «senza la Regione non si farebbero eventi culturali a Napoli» e allo stesso tempo minaccia di tagliare i fondi al Comune sulla cultura. Taglienti le parole di Manfredi non le uniche su questo argomento: «I miei rapporti personali con il presidente sono molti buoni chiaramente nella dialettica, nell'oratoria, ognuno ha il suo stile.
Manfredi sull'argomento è scatenato: «I negozianti devono fare lo stesso, a iniziare dalla differenziata. E poi ci sono cose incredibili, l'altro giorno ho visto proprio vicino al Comune un motorino bruciato e l'ho fatto togliere. Rispettare le regole significa non gettare le carte a terra, depositare i rifiuti in orario. Penso agli ingombranti, magari qualche volta nessuno risponde al numero di Asìa ma molte altre sedie, materassi e altro qualcuno li getta via e basta. Siamo tutti napoletani e conosciamo bene i nostri vizi e le nostre virtù».
«Sono 2,5 chilometri di documenti quelli che ci apprestiamo a prendere in carico, anche questa è cultura, gli archivi sono luoghi per attrarre turisti di un livello alto». A parlare è il Soprintendente Gabriele Capone tra gli artefici, assieme a a Candida Carrino - la direttrice dell'Archivio di Stato - che sollecita il sindaco: « Questo materia del Comune sarà fruibile all'inizio del nuovo anno, la speranza è che per quel tempo possa essere funzionante l'ascensore di Pizzofalcone. Con l'archivio del Comune fruibile per tutti apriamo il quartiere a un altro tipo di turisti».
Naturalmente Manfredi è molto soddisfatto, la spesa per il Comune sarà di appena 200mila euro e l'accordo vigerà per tre anni. Quelli che servono per ristrutturare un torrione del Maschio Angioino e l'archivio di San Lorenzo Maggiore dove ora sono custoditi i documenti di Palazzo San Giacomo. «Con la firma - spiega Manfredi - andiamo verso la valorizzazione e la fruibilità dei nostri archivi che rappresentano un patrimonio storico ed amministrativo di Napoli. Una delle priorità è custodire e promuovere la memoria della città con due finalità: accrescere le potenzialità educative per i giovani ed incrementare la nostra offerta culturale e turistica. Gli Archivi saranno così un'ulteriore fonte di grande interesse per napoletani e visitatori».