Asia, tra ex militari e manager
scelta la decoratrice di dolci

Asia, tra ex militari e manager scelta la decoratrice di dolci
di Paolo Barbuto
Giovedì 21 Novembre 2019, 08:49 - Ultimo agg. 19 Marzo, 19:54
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Partiamo da un punto fermo: la scelta del sindaco sul vertice di Asìa ha seguito tutti i crismi della regolarità. Nessuna ombra può oscurare quel che ha deciso il primo cittadino il quale ha seguito, con precisione estrema, tutte le norme che c'erano da seguire. Solo dopo il chiarimento possiamo andare a scoprire il mondo di Maria de Marco, nuovo presidente Asìa, e lo facciamo partendo dall'ultimo mese, quando è scattata la corsa per la poltrona che le è stata assegnata due giorni fa.

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Quando s'è deciso di dare la stura alla ricerca di nuovi vertici per l'azienda della raccolta dei rifiuti, il Comune ha chiesto, a chiunque si sentisse adatto all'incarico, di spedire un curriculum. Ne sono arrivati 43 con uno sbilanciamento poderoso verso i laureati che sono 40 rispetto ai 3 in possesso del solo diploma, fra i quali c'è anche Maria de Marco. Ma un titolo di studio non è determinante: per guidare un'azienda occorrono conoscenze specifiche, esperienza, capacità manageriali che possono maturare anche senza un pezzo di carta.

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Immaginiamo, dunque, che i curriculum siano stati valutati basandosi soprattutto sulle esperienze dei candidati nel settore specifico della raccolta dei rifiuti. Ecco, dunque, che una prima poderosa selezione sarà stata effettuata su questa base, con buona pace di quel candidato che aveva (unico fra tanti) due lauree ma nessuna esperienza particolare in materia di gestione dei rifiuti.
Alla fine, eliminati l'ex vertice Iacotucci (che aveva ripresentato la sua candidatura) e l'antico ex Daniele Fortini (che è stato ingaggiato come consigliere), sono rimasti in sette. C'erano amministratori delegati di aziende di gestione rifiuti, responsabili del personale di strutture per la raccolta, supermanager che sono andati a salvare dalla monnezza altre città d'Italia, c'era perfino un ex carabiniere pluridecorato che s'è congedato da colonnello per dedicarsi (anche) al settore della gestione dell'immondizia con incarichi in aziende per lo smaltimento di rifiuti speciali.

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Alla fine, però, la prescelta è stata Maria de Marco che non ha nessuna esperienza specifica nel settore. Lo spiega lei stessa nel curriculum dove chiarisce che ha fatto l'assicuratrice, la distributrice di pasti per le mense scolastiche, la venditrice di dolciumi, la decoratrice di torte ma anche la docente presso corsi organizzati dal ministero per le Pari Opportunità e la coordinatrice di attività ludiche per bambini ospedalizzati. Il dettaglio delle esperienze professionali lo trovate nel grafico a sinistra; quello dell'esperienza politica, invece, proviamo a raccontarvelo noi, anche in questo caso partendo dalla fine: attualmente la de Marco è membro della segreteria politica di Dema, il partito del sindaco che l'ha nominata al vertice di Asìa, unica fra i 43 candidati con questo dettaglio nel curriculum.

Vomerese, 58 anni, divorziata, madre di Carlo e Serena, come lei stessa spiega sul suo profilo social; ha frequentato lo stesso liceo classico di Luigi de Magistris, il Panzini, ma con qualche anno d'anticipo sicché non si sono mai incontrati all'epoca.
Nasce politicamente a sinistra e lotta con il pugno chiuso per anni alla ricerca di spazio. Eletta nel 97 consigliere di circoscrizione all'Arenella sotto il simbolo dei Ds, si mette subito al servizio della comunità. Ha attenzione verso il sociale, si batte contro le disuguaglianze e contro la camorra. Nel 2000 incontra per la prima volta l'adolescente Alessandra Clemente mentre organizza una cerimonia in memoria di Silvia Ruotolo, mamma dell'attuale assessore comunale, vittima innocente di camorra.

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Nel 2001 entra nella consulta delle donne, nel 2002 si batte per rimuovere una statua angosciante posta di fronte all'istituto per la lotta ai tumori, il Pascale.
Arriva il 2006 e la consigliera tenta il salto in consiglio comunale, sempre con i Ds, ma non ci riesce. Il partito la consola con un posto da assessore alla cultura a Scampia. L'anno dopo, il 2007 si fa affascinare dall'avventura di Sinistra Democratica e nel frattempo continua a lottare con vigore per l'associazionismo a Scampia.
Poi arrivano le regionali 2010, sostiene De Luca con Sel ma perde, seguono le comunali dove si presenterà per la prima volta de Magistris: lei è in una lista opposta che sostiene Mario Morcone sindaco. Nuova sconfitta ma folgorazione per Dema verso il quale si dirige con entusiasmo.
Il resto è storia recente: candidata arancione nel 2016 a presidente municipale di Scampìa, viene battuta da Apostolos Paipais. Fa un po' d'opposizione in municipalità finché, d'improvviso, si ritrova presidente di Asìa.
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