Giuseppe Cirillo vicesindaco, materie importanti nelle mani del sindaco Gaetano Manfredi e poi deleghe per ognuno dei diciassette consiglieri di maggioranza. Queste le scelte del primo cittadino per la Città Metropolitana. Ieri, nell'aula del Consiglio di Santa Maria la Nova, Manfredi ha conferito ufficialmente le deleghe ai consiglieri confermando lo schema anticipato ieri dal Mattino. Non solo. Quello di ieri è stato anche il primo vero consiglio metropolitano dopo quello d'insediamento dello scorso 31 marzo. Nell'occasione l'ex rettore ha presentato all'aula il programma di mandato che sarà poi successivamente votato. Ma con la maggioranza bulgara, in cui tutti sono stati premiati con una delega, non ci saranno certamente problemi.
Ma andiamo con ordine e ripartiamo dalle deleghe. Le ultime trattative di lunedì sera hanno portato solo ad una novità: il consigliere comunale napoletano Rosario Andreozzi, eletto in quota sinistra nella lista Napoli metropolitana, è riuscito a strappare anche la delega all'ambiente che in origine sarebbe dovuta andare al pentastellato fichiano Salvatore Flocco, anch'egli consigliere a Napoli, a cui restano terra dei fuochi, protezione civile e beni confiscati. Un buon colpo per Andreozzi che gestirà uno dei settori strategici, oltre alle deleghe a salute e terzo settore. Le altre deleghe con un particolare rilievo vanno a Dionigi Gaudioso (sindaco di Barano eletto in Napoli metropolitana) che gestirà la viabilità e Salvatore Cioffi (consigliere comunale di Pomigliano vicino a Luigi Di Maio) che si prende l'edilizia scolastica. Il sindaco si tiene deleghe pesanti tra cui Pnrr, cultura e polizia metropolitana: «Come ho fatto in città ho preferito tenerle per me perché abbiamo la necessità di una negoziazione continua con il Governo nazionale ed è più opportuno che sia il sindaco ad avere l'interlocuzione con Roma», ha spiegato Manfredi. Poi ogni consigliere ha appunto avuto una delega. «Ho voluto coinvolgere tutti i consiglieri perché ci troviamo davanti a un lavoro complesso per il quale servirà uno sforzo collettivo», dice il primo cittadino.
Oltre al vicesindaco che avrà funzioni di coordinamento e la delega ai rapporti col consiglio, al gruppo Progressisti e riformisti, quello di Pd e deluchiani, vanno: agenda digitale e trasporti (Luciano Borrelli); urbanistica (Giuseppe Bencivenga); patrimonio (Antonio Sabino); bilancio (Marco Del Prete); attività produttive e turismo (Carmine Lo Sapio); mare e coste (Giuseppe Tito). Alla lista manfrediana Napoli metropolitana assegnate le deleghe a: fondi per le politiche di coesione (Giuseppe Sommese); piano strategico (Antonio Caiazzo); programmazione scolastica e pari opportunità (Ilaria Abagnale); lavoro e lavori pubblici (Felice Sorrentino); sport e giovani (Sergio Colella). Al Movimento 5 Stelle, oltre ai già citati Flocco e Cioffi, va la delega a litorale Domizio e Lago Patria affidata a Salvatore Pezzella. Manfredi, infine, ha annunciato che nelle prossime ore incontrerà anche gli esponenti della minoranza «per coordinare con loro sia il conferimento delle deleghe di garanzia, sia per l'organizzazione delle commissioni».
Eppure non è mancata qualche polemica.