Elezioni 2022, a Napoli nuovi equilibri in maggioranza dopo il voto: ipotesi vicesindaco per i grillini

Elezioni 2022, a Napoli nuovi equilibri in maggioranza dopo il voto: ipotesi vicesindaco per i grillini
Martedì 27 Settembre 2022, 09:27 - Ultimo agg. 10:40
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«Come cambierà la mia giunta? Le elezioni confermano la bontà del progetto politico proposto alla città e nell'area metropolitana dove supera il 60 per cento. Che coincide con il successo elettorale quando sono stato eletto sindaco. E ciò ci spinge a rafforzare il progetto e anche a proporlo a livello nazionale se si fosse stato in campo forse avremmo visto un risultato diverso». Così il sindaco Gaetano Manfredi che parla tutto d'un fiato per cercare di tenere blindata la sua giunta e la stessa maggioranza, che, fosse per lui, andrebbe ancora di più allargata. Come stanno allora le cose? È vero che il campo largo con il quale è stato eletto ha retto ma la geografia interna e i pesi dei singoli partiti sono mutati, e che Manfredi farà un tagliando alla sua squadra di governo a fine anno non è una novità. Nella sostanza potrebbe riconfermare tutti gli assessori, oppure cambiare qualche delega o anche immettere forze fresche. Scenario aperto dove ogni opzione è possibile perché appunto nella maggioranza i simboli sono gli stessi ma il peso dei partiti è cambiato. 

Prendiamo per esempio il M5S diventato di gran lunga il primo partito in città scippando lo scettro al Pd. Tanto che in alcuni quartieri ha preso più del triplo dei voti dei dem. In giunta è rappresentato da 2 assessori - come i dem - ma senza alcun ruolo politico. Non è da escludere che possano chiedere una poltrona più pesante e soprattutto caratterizzante da un punto di vista politico come quella da vicesindaco. Roberto Fico, il presidente della Camera, che ieri ha commentato il risultato del M5S proprio da Napoli ha tracciato uno scenario. «Vogliamo continuare il percorso iniziato un anno fa con Manfredi». Per poi aggiungere: «Io sarò sul territorio a Napoli e a Roma e continuerò a fare politica attiva, non ho bisogno di un incarico per fare politica, c'è da consolidare il risultato elettorale».

Infine, alla domanda se - visto il risultato - il M5S potrebbe chiedere maggiore rappresentanza in giunta, Fico risponde così: «Non è nostro costume commentare un risultato elettorale e chiedere delle poltrone».

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Insomma, una situazione fluida dove tutto può accadere. Del resto visti i rapporti tesi con il Pd - la seconda gamba della maggioranza - per i pentastellati potrebbe diventare una necessità avere al secondo piano di Palazzo San Giacomo un esponente di spessore garante del programma firmato un anno fa nel famoso Patto di Posillipo. Sul territorio i pentastellati piazzano anche Sergio Costa eletto nel collegio di Fuorigrotta. Attentissimo alle problematiche ambientali. Dove Napoli soffre e non poco. «Conosco bene Sergio Costa, è una persona che stimo molto, di qualità, siamo stati insieme al Governo e sicuramente potrà dare un contributo importante alla nostra città e alla nostra regione» le parole al riguardo del sindaco che quindi non si sente assediato dai pentastellati. In Consiglio comunale sono entrati in 5 nel 2021, poi diventati 6 con Claudio Cecere che ha lasciato Alessandra Clemente per poi tornare a 3 dopo la scissione dei dimaiani. Altro tema caldo. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio con la sua formazione politica Impegno civico è rimasto fuori dal Parlamento. Sostanzialmente Napoli è l'unica grande città dove esiste perché grazie alla scissione può contare su 3 consiglieri comunali. Paradossalmente gli stessi dei pentastellati con una forza politica però infinitamente più piccola. Eppure spingono per entrare in giunta. Un risiko per il sindaco che prima o poi dovrà affrontare. E visti i panni che Manfredi sta iniziando a vestire anche dal punto di vista politico proponendosi come promotore di un rinnovato fronte progressista la discussione avverrà più prima che poi. Con l'impresa impossibile di continuare a far collaborare in maggioranza e in giunta gli scissionisti di Di Maio e un ringalluzzito Movimento 5 Stelle. 

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