Le nozze trash del cantante neomelodico e della vedova del boss, il giallo delle autorizzazioni

Le nozze trash del cantante neomelodico e della vedova del boss, il giallo delle autorizzazioni
di Luigi Roano
Venerdì 29 Marzo 2019, 12:00
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In tremila si sono dati appuntamento lunedì sera a piazza del Plebiscito per quello che doveva essere un flash mob ma che invece è stato un concerto che il neomelodico Tony Colombo ha dedicato a quella che poche ore dopo sarebbe diventata sua moglie, Tina Rispoli. Sono stati montati in piazza del Plebiscito un palco, delle luci, gli altoparlanti senza nessuna autorizzazione. Ma poco importa perché il concerto si è tenuto lo stesso a pochi passi dalla Prefettura e dal Comune. E qualcuno doveva intervenire per bloccarlo. Il cortocircuito c'è stato tra le istituzioni. Del resto più o meno la stessa cosa è accaduta per il corteo nuziale - non autorizzato ma svoltosi lo stesso - lungo il corso Secondigliano. Per non parlare del trambusto di auto all'esterno del Maschio Angioino.
 
 

L'assessora alla Polizia municipale Alessandra Clemente spiega: «Ci era stato solo comunicato un flash mob in piazza del Plebiscito, tale comunicazione era stata inviata dagli organizzatori anche agli altri uffici preposti, invece dalle immagini che abbiamo acquisito si è svolto un mini-concerto con installazione di un box, un palco, luci, musica, band. È un fatto grave ed ovviamente non autorizzato: addirittura sono affluiti nei pressi della piazza auto, furgoni e una limosine». È furente l'assessora ma la frittata è fatta e indietro non si può tornare atteso che i protagonisti del concerto organizzato erano un neomelodico e la vedova di un boss di camorra.



La questione Plebiscito è seria, da Palazzo San Giacomo sostengono che si può configurare oltre alla sanzione amministrativa anche una denuncia all'autorità giudiziaria, questione di ordine pubblico. Un tema sul quale stanno lavorando anche in Questura. «Ho dato mandato agli uffici della nostra Polizia locale in tempi solleciti di inviarmi un report completo - dice la Clemente - ed è già in nostro possesso una prima relazione stilata dalla polizia municipale che ha elevato contravvenzioni e contestato le irregolarità per quanto è avvenuto nelle strade di Secondigliano e presso il Maschio Angioino. Contesteremo ai responsabili ed all'organizzazione tutte le violazioni di legge e le sanzioni relative perché non passi il concetto che chiunque può fare il proprio comodo a Napoli infischiandosene delle regole, delle leggi e delle norme».
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