Primarie Pd, Annunziata segretario: in Campania vince l'uomo di De Luca

Primarie Pd, Annunziata segretario: in Campania vince l'uomo di De Luca
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 4 Marzo 2019, 07:00 - Ultimo agg. 18:01
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Il risultato dei 100mila votanti di 5 anni fa non si riuscirà ad eguagliare ma il Pd campano stanotte tira un sospiro di sollievo. Perché, di questi tempi con un partito ancora tramortito dalle politiche, con circa 90mila votanti (quasi 50mila solo a Napoli e provincia) queste primarie sono una boccata d'ossigeno. Un segnale visto sin da prima mattina con le code nei seggi e i dirigenti democrat costretti (dopo l'ok da Roma) a fotocopiare le schede elettorali. Con un risultato atteso ma inaspettato nei numeri: in Campania, in controtendenza con il resto del Paese schierato nettamente su Nicola Zingaretti, c'è un testa a testa con Martina (al primo turno aveva vinto l'ex ministro. Con sorprese: come a Napoli città dove il governatore del Lazio vola al 70 per cento ribaltando i pronostici. E pure nel salernitano ci sono risultati inaspettati se a Roma, dal comitato Zingaretti, ai primi dati che arrivano tengono a sottolineare solo due cose: «A Bergamo città natale di Martina, Zingaretti l'avrebbe doppiato. E pure dalla Campania arrivano dati positivi con un numero di votanti molto ridotto a Salerno, feudo di Enzo De Luca schierato con Martina». E sarà, nella notte, proprio il risultato di Salerno-città che dovrà decidere il testa a testa (mentre Leo Annunziata, avanti, si avvia a diventare il nuovo segretario regionale).
 
«L'affluenza è stata omogenea in tutta Italia con un leggero picco al Centro-Sud, in particolare nel Lazio e in Campania», dice ad urne appena chiuse Gianni Dal Moro, presidente della commissione nazionale Congresso. E se c'è una spiegazione logica per il Lazio (regione governata proprio da Zingaretti), a Roma non ci si riesce a capire quello campano se non con la prova di forza che il governatore De Luca (ancor di più il primogenito Piero, deputato di stretta fede renziana) ha voluto ingaggiare. Compreso il Pd salernitano che l'altra sera ha fatto tappezzare mezza città con manifesti in cui si indicavano i 17 seggi in città e i due nomi su cui votare. Martina e Annunziata, ovviamente. E se è intuibile il pressing su Leo Annunziata che si avvia a diventare il nuovo segretario regionale, si capisce meno l'ostinazione su Martina. Persa l'impossibile partita per costringere Zingaretti al ballottaggio, il governatore campano si ritrova ora, per la prima volta, a sedere nella minoranza dell'assemblea nazionale. Ma in serata, quando il risultato è ormai acclarato, De Luca (che non si è visto al suo seggio per votare) corre per complimentarsi con il vincitore: «Straordinario il valore della partecipazione alle primarie, che segnala un cambiamento generale di clima nel nostro Paese. Si comincia a voltare pagina e si crea la possibilità di una svolta in Italia. Complimenti e auguri a Zingaretti, il cui risultato netto dà autorevolezza al rinnovo del Pd».

Spoglio lunghissimo a Napoli a causa del match Napoli-Juve, senza contare Salerno città in ritardo con la consegna dei dati. Ma dai primi risultati Zingaretti sfonda a sorpresa un po' ovunque. Soprattutto a Napoli città dove vola al 70 per cento e in molti comuni. Da Pozzuoli a Nola, da Portici a Somma Vesuviana. E anche dal Salernitano, stavolta, a spoglio ancora in corso, non è la solita valanga per le mozioni del governatore: pure qui arriva la valanga Zingaretti che, a sorpresa, vince in una decina di comuni della provincia.

Compreso l'agro nocerino-sarnese. Ed anche in alcuni seggi della sua Salerno.

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