Regionali Campania 2020, il Pd ha scelto Amaturo capolista. E a Pompei i dem sfiduciano Lo Sapio

Regionali Campania 2020, il Pd ha scelto Amaturo capolista. E a Pompei i dem sfiduciano Lo Sapio
di Luigi Roano
Venerdì 26 Giugno 2020, 08:00 - Ultimo agg. 18:41
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Donna, proveniente dal mondo universitario e che sappia il fatto suo, questo l'identikit tracciato dal segretario cittadino Pd Marco Sarracino, che assieme ai sindaci di Portici e di Pozzuoli rispettivamente Enzo Cuomo ed Enzo Figliolia stanno dragando il mercato delle candidature al femminile per piazzare una capolista vincente. Perché nelle ultime tornate elettorali questo ruolo non ha dato molte soddisfazioni. Il profilo disegnato a tavolino questa volta porta direttamente a Enrica Amaturo, docente di Sociologia e tanto altro. Per esempio fa parte della squadra di Vittorio Colao che ha formulato il piano per la ripartenza dell'Italia post-Covid. Insomma, dovesse essere davvero la Amaturo per i dem sarebbe un colpaccio. Ma la docente non si sbottona più di tanto sull'argomento, anche perché ancora fortemente impegnata con Colao. Vedremo come andrà a finire questo toto-candidati con sullo sfondo il ricordo del 2010, quando Paola De Vivo, anche lei docente di sociologia alla Federico II, fu capolista e appoggiava De Luca che allora perse proprio contro Stefano Caldoro e l'avventura non finì benissimo. A proposito di mondo universitario si sta muovendo e anche in maniera decisa Massimiliano Manfredi, ex senatore e fratello del ministro per l'università Gaetano Manfredi. I dem si stanno muovendo con gli uscenti che si ricandideranno quasi tutti unica eccezione Giovanni Chianese che subentrò nel 2018 a Raffaele Topo, eletto deputato.

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Il Pd di Napoli lavora in una direzione ben precisa, la costruzione di una identità forte. Quindi non solo società civile come potrebbe essere il caso della Amaturo ma anche politici come Manfredi e Domenico Tuccillo ex sindaco di Afragola oltre che parlamentare pronto a ritornare in pista dopo avere saltato un giro. I dem, in buona sostanza, puntano a diventare il primo partito della Campania e già hanno messo nel mirino le elezioni per il Comune di Napoli che si terranno esattamente tra un anno. Di qui la necessità di avere nomi forti e credibili capaci di rinvigorire un partito che a Napoli negli ultimi 10 anni non è mai stato centrale. Guardando al civismo, in Campania il Pd è pronto a candidare anche Giuseppe Tranchini, preside del liceo Vittorini con esperienza nella Cgil. Le liste sono croce e delizia dei dem. Nel partito resta viva la discussione sulle liste pulite e lo stop ai trasformisti, ma in queste ore si sta cercando di tirare una linea e guardare avanti nella speranza che con la diminuzione delle liste a sostegno di Vincenzo De Luca da 16 a 10 certe candidature evaporino senza troppo rumore. Liste problematiche anche nei Comuni dove si andrà al voto. Confermata l'indiscrezione anticipata da Il Mattino sul no alla candidatura di Carmine Lo Sapio a sindaco di Pompei. La segreteria retta da Sarracino ha deciso che il candidato sarà scelto anche con l'aiuto del partito nazionale. Resta ancora in dubbio anche l'appoggio a Ciro Buonajuto, sindaco uscente di Ercolano, passato dal Pd a Italia Viva: i dem di Napoli aspettano un tavolo in cui si trovi l'accordo per l'alleanza con Iv su tutti i Comuni al voto prima di appoggiare Buonajuto. Quadra trovata invece su Giugliano, con la candidatura di Nicola Pirozzi, mentre a Mugnano e San Giorgio a Cremano saranno ricandidati gli uscenti Luigi Sarnataro e Giorgio Zinno

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