Regione Campania, la formazione di Di Maio si sgretola: nasce il gruppo di +Europa

Dopo la sonora bocciatura alle elezioni

Luigi Di Maio in corsa per un incarico in Europa
Luigi Di Maio in corsa per un incarico in Europa
di Adolfo Pappalardo
Martedì 15 Novembre 2022, 11:00
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Dopo la sonora bocciatura alle elezioni che ha lasciato a piedi anche il suo stesso fondatore ora è il turno del consiglio regionale della Campania: è destinato a scomparire il gruppo Insieme per il Futuro. Addio, quindi, al partito parlamentare costituitosi nei mesi conclusivi del governo Draghi e frutto di una scissione tra Luigi Di Maio e l'M5s. Movimento nato con una sessantina di parlamentari e su cui erano riposte grandi aspettative. Tanto che a stretto giro in Regione, la capogruppo M5s Valeria Ciarambino si staccò dai suoi vecchi compagni di viaggio per formare con Salvatore Aversano e Luigi Cirillo un gruppo dimaiano autonomo. E non più all'opposizione ma, di fatto, nell'orbita della maggioranza deluchiana. Tutto finito se, è questione di ore, Aversano e Cirillo starebbero per passare con Più Europa. Decisione ormai presa, resta da limare gli ultimi dettagli per l'ufficialità che arriverà entro questa settimana. 

Domenica mattina a Roma si sono visti Aversano e il segretario nazionale di +Europa Benedetto Della Vedova. Per discutere proprio del passaggio dei due consiglieri regionali nel partito che ha raccolto l'eredità dei radicali. Con un rapporto aperto dopo una paio di settimane dal tonfo delle politiche che non ha portato alcun eletto. Di Maio compreso che ha rassegnato le dimissioni dal partito da lui fondato. E da quel momento in poi, dall'addio dell'ex ministro degli Esteri, i due ex grillini hanno iniziato a guardarsi attorno. Indecisi a come portare avanti il loro lavoro senza più una casa politica certa. Da qui il progetto dell'arrivo in +Europa che, di fatto, cancellerebbe anche il gruppo autonomo. Impossibile, infatti, mantenerlo con la sola presenza di Valeria Ciarambino, fedelissima dimaiana, che sarebbe costretta a transitare nel misto. Si ammainano le bandiere, quindi, del partito di Di Maio in Campania. Niente più rappresentanza autonoma nell'assise regionale e a palazzo San Giacomo dove dei tre consiglieri originari ne sono rimasti due (dopo l'addio di Gennaro Demetrio Paipais, appena 4 giorni fa) e non ci saranno più i numeri per stare da soli.

Così come in Regione dove, invece, approderà il partito di Della Vedova (che nel 2020 si era presentato con De Luca). Regolamenti del consiglio regionale alla mano, infatti, bastano due eletti nella stessa lista (ed è il caso di Aversano e Cirillo entrambi provenienti dall'M5s) per formare un gruppo a sé stante. Senza contare come +Europa ha una rappresentanza all'interno del Parlamento.

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Alla soglia della metà legislatura cambia quindi il mosaico del consiglio. Via il partito di Di Maio per quello di della Vedova e via a Fi per i socialisti (per l'addio di Caldoro e Grimaldi). Con conseguenze che ora sono tutte da vedere. Dall'opposizione, infatti, potrebbe arrivare la richiesta di rivedere gli incarichi nell'ufficio di presidenza dove la Ciarambino è vice in quota alla minoranza uscita dal voto del 2020. Ma di fatto ora senza più un partito alle spalle o comunque come unica esponente di Insieme per il futuro. E Lega, Fdi o gli stessi grillini potrebbero ora rivendicare la poltrona di vicepresidente. 

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